mercoledì 20 marzo 2013

pensioni di 2 euro: è epidemia



l'epidemia sembra dilagante.
come un inarrestabile tsunami travolge tutto e tutti.
pensionati di ogni strato sociale, dal più umile al più benestante.

il conguaglio fiscale sembra che abbia fatto numerosissime vittime.
Persone oneste, che dopo una vita di lavoro sperava di poter godere il frutto di tanta fatica e che si ritrova, chi per un mese, chi più, un pugno di mosche in mano.

ho iniziato ad occuparmi di questa triste vicenda tutta italiana quando son venuto a conoscenza del caso della Signora L. Leonardi.
con il passare dei giorni però le mail e le segnalazioni di storie simili sono aumentati in modo esponenziale.

leggo, da La Stampa che 5 pensionati di Alessandria hanno dovuto subire lo stesso destino della ex maestra palermitana.
Persone, la cui pensione, serviva anche per mantenere figli disoccupati, pagare cure mediche, o un mutuo...

mi scrivono da Caltagirone, da Bergamo, e in giro, notizie del genere giungono da Viterbo, dalla Sardegna, Abbruzzo...

riporto uno dei tanti articoli che sembrano spuntar fuori a decine da un'ora all'altra:

"SULMONA - Fare la spesa, pagare le bollette e altre varie spese con 2 euro di busta paga. E' quello che ha ricevuto negli ultimi giorni un pensionato di Introdacqua, come riportato dal centro. Non so cosa sia successo e nessuno è stato capace di spiegarmelo», inizia a raccontare l’uomo, pensionato da soli due anni dopo aver lavorato una vita alle dipendenze della Asl. «So solo che quando sono andato all’ufficio postale ho trovato sul conto corrente 2 euro con cui dovrò arrivare fino al mese prossimo». Su un mensile lordo di 1.486 euro, l’Inps ha operato un conguaglio fiscale di 1.307 euro, senza indicare l’origine della tassazione, che aggiunto alle varie addizionali e all’irpef e alle detrazioni a cui ho diritto per moglie e figlia a carico, ha prodotto uno stipendio di 2 euro. Adesso è in attesa che qualcuno intervenga per chiarire l’arcano.
"

fonte: Onda tv

ce ne sarebbero da riportare molti altri.

a questo punto, l'Inps, ha ancora il coraggio di dire che si è trattato di uno sbaglio dei contibuenti?
la vogliamo finire di "uccidere" i cittadini e levargli, oltre ai soldi, la dignità?

il Superdisoccupato

Pensioni di 2 euro: raccolta testimonianze

Siamo a quota 25 !!!
finora abbiamo raccolto 25 testimonianze complete di pensionati che si sono visti decurtare il mensile fino a restare con 2 euro in tasca.

rinnovo il mio impegno per far da coordinatore di questa iniziativa che vorremmo far sfociare in una interrogazione parlamentare.

se anche voi avete subìto questo trattamento da parte dell'INPS, scrivetemi all'indirizzo:
superdisoccupato@gmail.com

è importante che non molliate, che non vi diate per sconfitti.
essere felici è un vostro diritto, avete lavorato per anni.
un diritto che non può e non deve venir sempre dopo qualunque pretesa dello Stato ancorquando fosse giusta.

scrivetemi, scrivetemi, scrivetemi...


restiamo uniti

Bruno, il Superdisoccupato

martedì 19 marzo 2013

pensione di 2 euro

pensione di 2 euro. il video

pensione di 2 euro

Se anche voi avete subìto questa ingiustizia dal fisco italiano e volete cambiare le cose, scrivete a superdisoccupato@gmail.com
stiamo cercando di raccogliere tutte le testimonianze possibili per condurre un'azione ben precisa.

ci serve il vostro aiuto

domenica 17 marzo 2013

pensione di 2 euro

si prepara una Class Action contro l'Inps ed Ex Inpdap.
chiunque abbia subìto una tassazione che riduce la pensione o lo stipendio a 2 euro o a cifre simili è pregato di contattarmi via mail.
stiamo raccogliendo le testimonianze per agire legalmente contro gli enti preposti.
abbiate il coraggio di alzare la testa

superdisoccupato@gmail.com

sabato 16 marzo 2013

Inps


pensione di 2 euro a palermo, aggiornamento

bene
un'altra battaglia del Superdisoccupato vinta.
stavolta non per me, ma per la maestra che ha subìto il torto del fisco.
erano quasi due anni che non facevo nulla di così importante.
è stato bello, troppo...
la voglia di combattere sembra essersi riaccesa.
staremo a vedere.
dopo la mia segnalazione per via e-mail, e il post sul blog, prontamente sono arrivate le telefonate.
la prima tra tutte è giunta da La Repubblica, quotidiano sempre attento a certe storie, che, dopo aver fatto intervistare la Signora L., ha redatto un pezzo sull'edizione di Palermo del 15 Marzo:

ad esso è seguito anche quello sul sito del noto quotidiano nazionale, da qui la notizia è stata riportata da numerosi siti di informazione online.

è giunta persino una telefonata dalla Rai, e dal TG5, che oggi stesso farà un servizio alla ex-maestra, che poi andrà in onda tra stasera e domani.

la cosa che più mi ha infastidito in tutto ciò è la risposta di Giuseppina Santiapichi – direttore generale dell’Inpdap (adesso Inps), che ha dichiarato di essere davanti ad un "errore da parte del contribuente, per una errata compilazione della dichiarazione dei redditi", e non solo, ha inoltre detto che la signora avrebbe potuto chiedere una rateizzazione dell'importo da pagare.
sono tutte stronzate, dichiarazioni di facciata per non fare la figura di merda.

innanzitutto, la signora si affida da anni ad un commercialista, e non solo.
pare essere anche una frequentatrice dei CAF.
vorrei anche chiedere alla Santiapichi, come mai questo "fantomatico errore spunta fuori adesso, dopo anni di corrette dichiarazioni dei redditi?
Come mai proprio adesso che Inps e Inpdap si fondono (col derivante caos delle informazioni elettroniche)? Come mai proprio in un periodo in cui lo Stato aumenta la pressione fiscale ai danni, principalmente, del piccolo contribuente?
Come mai, proprio ora che la donna guadagna meno di quando lavorava?

La risposta mi pare così ovvia da non essere nemmeno necessario scriverla.
E' però importantissimo sottolineare quanto sia scorretto il meccanismo del fisco italiano, che ad insaputa del contribuente (spessissimo onesto) prima toglie il presunto "dovuto", poi in caso di rimostranze, chiede al cittadino di dimostrare la ragione della lamentela.
mettendola in termini giudiziari, è come se voi andaste in galera per omicidio (senza aver mai commesso il fatto, senza che ci sia un morto, soprattutto senza indizi o prove a carico di chiunque, tranne il fatto che nel mondo si commettono omicidi ) e che dobbiate dimostrare di essere innocenti.

Da che mondo e mondo, prima si raccolgono indizi e prove di un reato, poi si procede contro l'indiziato che dovrà discolparsi portando le prove del caso ad un tribunale.

In italia nessuno è innocente fino a prova contraria, ma l'opposto esatto.

Colpevoli, tutti, sempre, fino a prova contraria.
Così lo è per il fisco.

Viva l'Italia

mercoledì 13 marzo 2013

Pensione di 2 euro...


Questa che vedete qui sopra è la scansione di un cedolino inps.
2 euro
è questa la cifra che questo mese percepirà una ex maestra di elementari di Palermo, pensionata da poco più di un anno.
E' una storia italiana, non allarmatevi.
una tipica storia di abuso da parte di un ente statale, che in questo caso specifico è l'Inps.

Antefatto:
La Signora L. ha 67 anni. Dopo 41 anni di lavoro, 34 dei quali trascorsi nelle scuole pubbliche del capoluogo siciliano e quasi 30 occupandosi esclusivamente dei bambini disabili (insegnante di sostegno), con abnegazione, aggiornamenti continui per restare al passo con le più moderne metodologie del suo lavoro, ormai pensionata, decide di dedicarsi ai figli, purtroppo disoccupati (come tanti ormai).
nonostante la crisi, la donna sente comunque sua la possibilità di poter vivere degnamente.
non esce, non parte, non compra un auto nuova da quasi 10 anni, non compra vestiti, insomma, conduce una vita all'insegna del risparmio, senza godersi praticamente nulla di quella pensione che lo stato le riconosce.
una storia normale.
in più, la signora L, gode di una pensione di reversibilità, non esagerata, corretta.
è vedova da metà anni 90, e dal suo punto di vista la pensione del marito è una boccata d'ossigeno perchè le consente di poter pagare un mutuo (per fortuna stipulato in epoca di lira), in maniera da poter garantire a sè stessa e ai figli un tetto.
ovviamente, "giustamente" oserei dire, i due redditi che l'ex maestra percepisce vanno a cumularsi, inducendo il fisco ad applicare una tassazione sul reddito complessivo.
fin qui è tutto ok.
normale, appunto.
il problema inizia quando Inps e Inpdap (i due colossi pensionistici italiani) si fondono lasciando l'Inps unica detentrice del diritto di erogare pensioni e prelevare i contributi previdenziali dei lavoratori.
ovviamente, le aliquote di tassazione dei due enti son diverse, quindi accorpandosi, ne viene creata una comune che, a seconda dei vari casi, risulta più alta di prima.
quindi, la signora L. si ritrova a pagare molte più tasse per la pensione di reversibilità del marito, e stranamente anche per la sua (perchè si cumulano in un unico conteggio Inps).
per dirla breve, l'ex maestra inizia  a pagare tasse ben più alte di quando lavorava (facendo magari corsi di aggiornamento retribuiti, lavori a progetto scolastici e straordinari).
l'Inps, quindi, appena dopo 6 mesi dal pensionamento della Signora L., comincia a pretendere tutta la tassazione in arretrato, e, senza alcun preavviso, e arbitrariamente, tassa entrambe le pensioni fin quasi a decurtarne il 45, 50%, ogni mese, da ottobre 2012 fino a gennaio 2013.
la maestra, sebbene di controvoglia, accetta la cosa, fiduciosa che il salasso possa terminare con l'anno iniziato, adeguandosi ad un regime fiscale maggiore, ma stabile, quindi stringe la cinghia come mai le era capitato in vita sua.
invece no.
questo non succede.
nel conteggio della pensione del mese di marzo 2013, alla voce "conguaglio fiscale", appare una trattenuta di ben 977 euro e 22 centesimi., che sommata alle altre lascia nelle tasche della allibita signora ben 2 euro di netto a pagare.
la prima mossa: revocare il RID e smettere di pagare il mutuo della casa, anche a costo di conseguenze tragiche.
prima si mangia, poi si paga.
come darle torto...
io stesso ne so qualcosa.

ora, sempre sottolineando che pagare le tasse è giusto e doveroso da parte di tutti, mi sorgono alcuni dubbi.
1) come si può in un paese civile, togliere soldi ad un cittadino onesto senza avvertirlo prima.
2) ammesso che la tassazione sia corretta, perchè non considerare che il cittadino può anche avere impegni economici da rispettare e che non può essere lasciato al verde.
3) chi compila e immette dati per il fisco, non si pone il dubbio che una pensione di soli 2 euro potrebbe essere un'esagerazione incredibile di zelo?
4) ma che stato è quello che permette che alcuni, pochi cittadini guadagnino cifre altissime per fare poco e altri, cifre bassissime, che magari si fanno il culo per decine di anni?
5) perchè accanirsi solo sui "tracciabili" cioè i contribuenti con busta paga, statali o parastatali, coloro che vivono di stipendio e che in nessun modo riescono a schivare le maglie del fisco?
6) perchè sembra apparire magicamente un cartello luminoso sulla testa dei cittadini onesti e stipendiati che sembri dire "più di tanto non devo guadagnare"?
7) è mai possibile che nessuno che non sia un politico, imprenditore, o facente parte di casta, debba per forza soffrire questa crisi economica oppressiva e castrante?

io ho segnalato la cosa.
mi spiace solo non poter fare nulla per tutti coloro che come la signora L. ( se non peggio) hanno subìto, o stanno subendo, ingiustizie da parte del fisco, da parte di uno stato che invece dovrebbe promuovere il benessere e la felicità dei propri cittadini.
dopo mesi che non combattevo per qualcosa, son tornato a farlo, mi è sembrato un imprescindibile dovere civico.
non l'ho fatto per me.
qualcuno, come sempre, ha risposto.
La Repubblica, puntuale ed attenta come sempre a certe situazioni, e la Rai, la cara vecchia, stanca, mamma Rai.
la signora L. è una brava donna, onesta, scrupolosa, orgogliosa, combattente.
non chiede nulla.
solo giustizia, non solo per sè, ma per tutti coloro i quali stanno soffrendo questa vessazione di stato.
ascoltiamola, e ascoltiamo chi ci sta accanto.
la crisi è accanto a noi,.
voltarci dall'altra parte, anche se non ci tocca nel personale può far più male della crisi stessa.

uniti.
restiamo uniti

in fede

Il Superdisoccupato