lunedì 16 novembre 2015

Non è buonismo, tutt’altro...



Quando leggo su Facebook o su Twitter commenti ad alcune notizie o status inneggianti la chiusura delle frontiere, l’affondamento dei barconi o tutte quelle stupidate “leghiste”dal retrogusto interventista, io mi incazzo.
Per carità, ognuno ha diritto ad una sua opinione, magari anche ad esprimerla, ma sapete che c’è?
Se io so di non sapere un argomento in genere taccio.
Quando leggo gente che straparla (stra-scrive), io mi incazzo, però sul serio.

Ogni volta che magari, armato di pazienza, provo a parlare con costoro, commentando, mi si definisce “Buonista” pensando così di epitetarmi, di chiudermi in una categoria, in una scatoletta e mettermi da parte con la bocca chiusa.
Non sono un buonista. Chiariamolo. Nemmeno un completo pacifista.
Dopo gli attentati di Parigi, ho esortato chiunque tra i miei contatti Facebook avesse idee anti-immigrati ad autoeliminarsi dalla mia “Lista amici”.
Qualcuno lo ha fatto.
Non ne sono felice, ma io non condivido affatto certe idee, anche se provengono da amici che in passato han fatto qualcosa per me, anche se son sicuro siano brave persone...
Gente che però odia l’immigrato ma si riempie il diario della Home di foto di gattini.
Gente che vota la pseudo-sinistra ma poi bestemmia per arrivare a fine mese, sommersa di tasse e col mercato in crisi.
Gente che vive solo di ricordi di un mondo che non c’è più e non è in grado di vivere il domani.
Gente che utilizza come unico metodo di dialogo lo sfottò, senza mai davvero confrontarsi sui contenuti. Gente che non vota e poi si incazza.
Gente che dice “tanto il voto è una presa in giro” che magari è anche vero, ma solo quando non hanno mai votato col cervello acceso e non possono più sedersi comodi da quanto gli brucia il culo.
Ho pena per loro.
Vorrei chiarire con costoro, ma devo pensare a me e mia figlia e vado avanti
Io sono un idealista, questo si.
Credo in certi valori e morirei per essi.
Morirei, si, l’ho detto, e vorrei che mia figlia imparasse almeno questo da suo padre.
Però, contrariamente a queste persone, io un po’ di storia la conosco, magari di livello scolastico, ma la scorro sempre in mente prima di sparare cazzate xenofobe.
Sono per l’accoglienza, non solo per una questione di solidarietà umana, ma anche per un senso di debito “storico” nei confronti delle regioni da cui proviene questa massa di disperati, perchè il loro destino infausto lo abbiamo provocato noi “società civili” occidentali.
il Colonialismo di fine 800-900, lo dimentichiamo?

L’imperialismo, lo sfruttamento delle risorse senza soluzione di continuità, le guerre falsamente giustificate sotto la bandiera delle democrazia, il pilotaggio remoto delle primavere arabe, il conflitto tra israele e i palestinesi, le guerre del golfo, i golpe della CIA e tutte quelle belle porcate che l’Occidente ha fatto o permesso o di cui si è reso complice.
Chi si fa i soldi vendendo armi in quei paesi del medio-oriente o in africa?
Sapete che l’italia è uno dei principali produttori di mine anti-uomo del mondo?
Lo avete capito che Babbo Natale e Dio sono due belle invenzioni commerciali?
La storia moderna non si è mai espressa in un evento locale isolato, ma in un complesso meccanismo globale dove tutto ciò che succede è collegato ad altro, anche se avviene a migliaia di km di distanza, ed il fatto che VOI non lo sappiate non implica che non sia un fatto reale.


Noi dobbiamo a queste persone la nostra ricchezza e, cari amici, la Terza guerra mondiale di cui si parla in questi giorni non è altro che la rivolta dei poveri contro i ricchi del mondo.
Ed è nient’altro che lo stesso conflitto, su scala mondiale, che avviene in piccolo nel nostro quotidiano, con enormi disparità sociali e governi fintamente democratici, votati al capitalismo e alla connivenza col sistema economico più orrendo e ferocemente speculativo che potessimo creare.

I poveri del mondo si sono incazzati, li abbiamo utilizzati per troppo tempo, li abbiamo armati per i nostri scopi e mo’ son cazzi.
La storia è ciclica.
La guerra non è mai stata sconfitta, la tanto sbandierata pace europea è solo una fuffa, così come la democrazia, come in passato è accaduto riaccadrà ancora e la guerra farà nuovamente la sua comparsa sulla scena, anche se non lo vogliamo.

I terroristi dobbiamo fermarli, questo è fuori discussione, ma non nascondiamo le nostre responsabilità, come sistema civile ne abbiamo e sono tante e pesanti. 
Chiudete le frontiere se volete, tanto gli attentatori di Parigi provenivano dalle banlieue...
Il film “L’odio” lo avete mai visto? 
Fatelo, lo consiglio. 
Mentre lo fate, pensate pure che quelle realtà le abbiamo già anche in italia e tra qualche anno saranno molto più consolidate e trepidanti di riscatto. 
Volete sapere una cosa? 
Di gente arrabiata, ai margini della società, ce n’è di tutte le razze e di tutte le religioni. 
Il fanatismo non è altro che una suonata di tromba che dà la carica. 
La religione, quella vera, non c’entra nulla. 
E sì, dobbiamo fermare le decapitazioni, le lapidazioni, le torture, ma sul serio, non perchè lo dice il presidente di una “democrazia” dove ancora vige la pena di morte e la tortura nelle carceri militari o la violenza gratutita della polizia per strada.
 
Io buonista? 
Ma non è che siete voi ad essere un po’ qualunquisti ed ignoranti? 
 
Lunga vita (se ce la fate) e prosperità (se vi staccate dal pc)