giovedì 10 maggio 2012

i "Suicidi" di Stato...




Bentrovati tutti quanti...

c'è chi mi conosce e chi no...

sono solo un disoccupato, anzi no, una persona che ha da dire tante cose che molta gente non dice...

era da tanto che non scrivevo nei panni del Superdisoccupato.
diciamo che dall'ultima volta la mia vita è cambiata tanto, per alcune cose in meglio, per altre decisamente in peggio.

ho dovuto abbandonare la casa dove abitavo, per colpa di uno scritteriato articolo (mai autorizzato) del Giornale di Vimercate, a firma di Daniele Pirola, che non ha solo provocato il mio sfratto, ma anche la fine della storia tra me e la mia compagna (dopo 6 anni).

si va avanti.
lavoricchio, con continuità, almeno fino a fine anno.
non arrivo nemmeno a 700 euro al mese, ma qualcosa la riesco a fare, mangiare per esempio.

dopo si vedrà.

oggi vorrei soffermarmi su quel che di recente è successo in italia, perchè mi sembra che gli Italiani non abbiano le idee molto chiare.

di cosa sto parlando nella fattispecie?
dei suicidi...

imprenditori, operai, disoccupati...

stamattina stavo leggendo, come mia consuetudine, diversi quotidiani, tra cui l'Unità.
tra i vari articoli, ce n'era uno di Luigi Cancrini (psichiatra e psicoterapeuta) in cui Lui scriveva alla fine di un certo ragionamento, testualmente:" ...Che Monti non abbia colpa del disastro provocati da altri è evidente. Che sia chiamato ad occuparsi delle sue conseguenze, però, mi sembra altrettanto evidente."
cosa voglio dire, partendo da questa citazione...?

che forse, demeriti a parte, non è nemmeno colpa di Berlusconi, o di Prodi o a ritroso di Craxi o Marco Aurelio Imperatore se in questo momento di grave crisi economica la gente si uccide volontariamente.

non nascondiamoci dietro al sasso, la verità è una sola, e credetemi, io ci son passato per tre anni: la responsabilità di un suicidio è esclusiva di chi lo compie.

certo, umanamente c'è tanto da dire, e tanto da comprendere, però non dimentichiamo che c'è un esercito di persone che vivono e vanno avanti senza nulla o quasi, ma non rinunciano alla vita.
non sono un cattolico, sia chiaro, non sono nemmeno credente, però non posso negare che restare in vita sia sempre la soluzione migliore.
si può sempre soffermarsi a pensare sul "COME", ma non deve mai essere messo in discussione il "SE".

la mia esperienza, a tratti drammatica, mi ha insegnato che qualunque strada è preferibile al suicidio, persino l'elemosina....
io lo so...

è ancora sul sito web di Repubblica il mio appello (accolto da Massimo Razzi) per la ricerca di lavoro...

per carità, sono sincero, anche io ho pensato (spesso) a farla finita, ma poi è sempre prevalsa la speranza, la sicurezza che un'idea, anche la più assurda, può essere realizzabile e può cambiare la vita, se non totalmente, almeno in parte.

anche a me è capitato di avere un mucchio di robe da pagare, e casa mia se l'è presa la banca...
non solo...la mia famiglia si è distrutta, completamente...
però io sono andato avanti.
sono vivo.
magari non pago, forse scappo, ma intanto vivo.
sto lontano dalle banche, non ho più bisogno di prestiti, perchè non mi serve nulla, se non il mio cuore e le mie mani.

se non posso spendere non spendo.
l'economia non va avanti grazie a me, va bene, ma almeno sto vivo, e lo voglio restare ancora a lungo.

sono presente di certo nel registro dei cattivi pagatori, sicuramente dovrei restituire migliaia di euro a questo o quell'ente, ma al momento, penso solo a mangiare, cammino a piedi, ho un tetto sopra la testa anche se non è mio, la mia gatta vicino che dorme e la testa piena di idee, va bene così.

ho imparato ad arrangiarmi, so fare il formaggio, il pane, la pasta, cucino benissimo, non inquino, non pretendo, e se un giorno dovessi desiderare un viaggio, posso sempre optare per un sacco a pelo piuttosto che andare in un'agenzia di viaggi e finanziarmi due settimane ai caraibi o a cuba.


ok, il governo non ci aiuta.
ci aspettavamo chissà quale miracolo da Monti e dai suoi cervelloni, ma in realtà è stata solo la nostra ignoranza, il nostro qualunquismo, che ci hanno portati a pensare che la soluzione l'avrebbe trovata qualcun altro.

per me la soluzione sta nell'attivismo.
sta negli occhi di gente come Mario Furlan dei City Angels di Milano e dei suoi angeli che ogni giorno danno da mangiare e da dormire a centinaia di persone senza speranza.
è nel volontariato ( quello vero) di tutti i non noti, e nel cuore di tutti coloro che si fermano per dare qualche euro a chi chiede l'elemosina per strada.

non giriamo lo sguardo altrove, perchè un gesto corretto può cambiare le cose.

da un po' di tempo sto pensando di andar via e trasferirmi in Argentina.
che bellezza...niente euro, niente Equitalia, niente Ruby Rubacuori...

sapete come han fatto lì a superare la loro crisi?
con la solidarietà, con la coesione sociale, prima di tutto.
la politica si è messa a disposizione dei cittadini, e viceversa.
non navigano nell'oro, ma sono felici.

giorni fa ho letto in rete che, facendo infuriare la Spagna, il governo argentino ha nazionalizzato la YPF, l'azienda di raffinamento carburanti e gas per intenderci...
non li leggete i giornali online?
fate male, potreste scoprire molte cose interessanti...


siamo nelle mani sbagliate.
ma lo saremmo anche se avessimo eletto i nostri rappresentanti.
non importa che provengano dal PDL, dal PD, da SEL o dal M5S...

è il sistema che va cambiato.
è la politica che va reinventata.
sono i presupposti del "patto sociale" che vanno rivisti.

intanto andiamo dietro al primo pifferaio che ci grida slogan giacobbini, che ci fornisce un nemico da combattere, un capro espiatorio dopo l'altro...
ieri Silvio, poi Zio Michele, poi il Trota...
non va bene...
non va affatto bene.

riflettiamo...

stiamo uniti

Bruno, il Superdisoccupato