Chi vi scrive è un signor Nessuno che ha capito un paio di cose, giusto stamattina, appena alzato.
Sissignori.
Chi vi scrive ha capito che la colpa di tutto è sua e di quelli come lui.
Dicendo tutto, intendo tutto.
La
crisi, le beghe di partito, l'immigrazione, le tasse, la criminalità,
le proteste...insomma, tutto ciò che c'è di storto in questo paese
geograficamente già storto di suo.
Le cose buone
ovviamente son merito della politica, invece, dei partiti, dei leaders,
dei grandi managers, dei governi che si sono susseguiti e che son caduti
(per colpa mia, ovvio che ho sbagliato il voto).
Eh si, perchè fin dalla mia gioventù ho creduto che bastava impegnarsi per poter avere tutto ciò che era necessario per vivere.
Ho
creduto (stupidamente) alla famiglia del Mulino Bianco e a tutte le
promesse che mi venivano fatte dalla tv, non capendo che quello era un
mondo finto.
Colpa mia perchè ho votato a 18 anni (era
il 1991) per un ideale di sinistra (progressista magari) per poi
scoprire che eran tutti ladri e corrotti e che per colpa del mio voto e
della mia ingenuità avevano conquistato delle poltrone e degli incarichi
importanti che non meritavano e l'italia è andata in malora.
Fu
colpa mia e dei miei genitori (le colpe si ereditano, altrimenti perchè
si chiamerebbero "colpe dei padri"?) che sottoscrissero
involontariamente col voto quello stato di cose.
Colpa
mia il prelievo sui conti del governo Amato ( che sull' Europa, non
pronunciandomi in merito, diedi il mio tacito assenso), colpa mia
tangentopoli, le sconfitte ai mondiali di calcio ai rigori, (non ero
andato allo stadio, non avevo abbonamenti tv e le società di calcio non
avevano potuto investire in buoni vivai di giocatori italiani), le stragi di mafia (ero
omertoso), colpa mia anche gli attentati negli Usa, le guerre
successive, il Berlusconismo, la tv spazzatura (non avevo una casa mia e
non pagavo il canone), la crisi Fiat e di Alitalia (comprai una WW Polo
usata e non viaggiavo in aereo)...
Sono colpevole di tante cose.
Così tante che non le ricordo mica tutte.
Capita, alla mia età.
Non mi giustifico, comunque faccio mea culpa.
Solo adesso me ne rendo conto.
E sono colpevole anche adesso, dopo tante brutte cose commesse non ho imparato nulla.
Sono
responsabile della crisi economica, della bolla speculativa, del crollo
del mercato immobiliare americano, della speculazione sul cambio
Lira-Euro, degli aumenti dei prezzi e delle tasse, dell'evasione
fiscale, del debito sovrano...
Proprio adesso che non ho
un lavoro (ho commesso l'errore di accettare contratti a breve termine o co.co.pro per campare) non posso pretendere alcun tipo di aiuto dal mio paese, non ne
ho diritto, come potrebbe infatti lo Stato mantenere un cittadino che
innocente non è e non lo è mai stato, uno che semmai ha preso posizione
con un'opinione personale su qualche argomento, aveva sempre torto?
Come
potrebbe lo Stato aiutare uno stupido come me che spera sempre che
dalla crisi se ne possa uscire molto prima che una generazione sia
passata a miglior vita?
Non ho alcun
diritto a chiedere al mio Governo un reddito di cittadinanza che
garantisca me e la mia famiglia nei lunghi mesi in cui, da 42enne
anziano e inadatto al reinserimento nel mondo del lavoro (giustamente),
attendo di trovare una nuova occupazione.
Che diritto
ho di far desiderare a mia figlia (che ovviamente erediterà le mie
colpe) una vita migliore, con aspettative e strumenti per realizzarle?
Non mi merito una pensione, almeno non una che superi i 400 euro (non sia mai).
Non mi merito una pensione, almeno non una che superi i 400 euro (non sia mai).
Nessun diritto, io sono colpevole signori miei.
Che
peccato che in Italia non ci sia più la pena capitale, sarebbe perfetta
per eliminare tanta gente che, come me, è rea di aver sbagliato tutto
nella vita e aver reso questo paese mediocre, decadente e votato al
suicidio per asfissia.
Sarebbe perfetta come soluzione e ci sarebbe più lavoro per molte persone ben più meritevoli di me e di quelli come me.
Spero
davvero che non si trovino mai le coperture finanziarie necessarie per
realizzare questa folle idea di un reddito di cittadinanza, così come
quelle per una sanità qualitativamente più efficace, o per una ricerca
scientifica e tecnologica avanzata ed incisiva, o per una scuola
pubblica in grado di formare gente come me, o, infine per imbrigliare e
veicolare i flussi migratori in un'azione mirata unicamente a salvare
vite umane e restituire loro quella dignità persa nei paesi di
origine...
Non sia mai, prego Dio, che si dica che l'Italia è la terra più bella mondo per merito mio e di quelli come me.
In fede
Il Superdisoccupato (chi era costui?)
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