sabato 29 ottobre 2011

...del domani non v'è certezza...



Bene...
Stamattina, come avevo annunciato nei giorni scorsi, ho avuto un colloquio con Pierluigi Bormioli, assessore ai servizi sociali, famiglia e volontariato del comune di Concorezzo.
Una persona sicuramente disponibile al dialogo, molto cordiale e senza dubbio critica nei confronti di una certa politica che taglia ai comuni tante risorse che potrebbero essere utilizzate per i cittadini.
Cosa ho ottenuto?
Molto da un punto di vista, nulla da un altro.
Partiamo dalle buone notizie, chi mi ha ospitato fin ora non perderà la casa.
E' un diritto acquisito e l'intromissione di stampa e media nel mio privato non influenzerà minimamente la situazione.
Questo è un bene, perchè non ho mai avuto il difetto dell'ingratitudine e sentendomi parecchio in colpa per quanto accaduto questo era un peso che non volevo portare sul groppone.
Il problema quindi a questo punto è tutto mio.
Sono io che invece non ho alcun diritto ad un alloggio popolare, e anche se lo avessi, dovrei passare (giustamente) in coda ad altre 154 persone disagiate come me, se non peggio.
Perchè non ho diritto?
Semplice, lo ribadisco: ufficialmente sono proprietario di casa, nonostante casa mia sia in procinto di essere ripresa dalla banca mediante asta immobiliare, nonostante io non possa viverci, poichè priva ormai delle utenze necessarie per renderla abitabile ( non avrei nemmeno i soldi per ripristinare tutto, con arretrati e contratti nuovi - e poi fino a quando durerebbe?).
Entro una, massimo due settimane, dovrò sloggiare da qui.
Con tutte le mie (poche) cose...
Non posso andare via dall'hinterland milanese, perchè ho comunque un contratto di lavoro da rispettare, per quanto sottopagato, e per vederla in prospettiva, potrei anche ottenere un rinnovo alla scadenza, magari con un aumento, oppure nulla.
In ogni caso è un contratto e va rispettato, per altri due mesi.
Il problema della casa lo avrei in qualsiasi città.per il momento rimango qui.
Al massimo potrei affidare la gatta alla mia compagna, che comunque può rimanere ancora qui, sempre che i suoi parenti non decidano il contrario.
Il concetto comunque è che non sono più gradito, e d'altronde, con il casino che è successo, non posso biasimarli.
Ancora nessun avvocato mi ha contattato per avviare le cause di querela contro stampa e media che mi hanno ( ci hanno) tirato dentro questa situazione, per cui al momento, sono più solo che mai.
Una domanda, poi mi congederò...
Quando arriverà il momento per piantare radici e smettere di errare?
Quando potrò varcare la soglia di un appartamento qualsiasi e dire " ah, sono a casa!!!"...
Quando?
Ormai da 4 anni, ogni anno puntualmente cambio, saltello, scappo, rifuggo, scarto, mi ripiego e vago...senza meta.
Quando finirà tutto ciò?
sono molto stanco di non avere sicurezze...

Perchè oggi sto scrivendo?
Perchè non ho soluzioni, perchè era giusto che raccontassi l'epilogo di un periodo che mi ha visto a volte sotto i riflettori, a volte solo ed inascoltato, oppure contento, o scatenato polemico, o depresso e sconfitto...
Sia chiaro, come sempre non sto chiedendo nulla a nessuno.
Voglio solo che si sappia che per uno come me che fa una fine del genere, ce ne sono altri 10.000 che l'hanno già fatta, e che non hanno avuto nemmeno la possibilità di parlarne apertamente.
Oggi stesso, ad esempio, mentre facevo anticamera in sala d'attesa dell'assessore, ho conosciuto un padre di famiglia, 54enne, di origine senegalese, che nessuno ormai assume più, con una famiglia di 5 persone sulle spalle, a Concorezzo dal 1997, che ancora attende una casa, sentendosi dire sempre e solo no, da qualunque amministrazione comunale.

Non sono il primo...
Non sono l'unico.
Non sarò il solo...

Pensiamo  ad oggi e va bene così.

Ho il frigo degnamente pieno, ho una succulenta insalata di riso che mi aspetta, la gatta che ruffianamente si strofina sotto le gambe della sedia, stasera la mia donna non mi risparmierà coccole, abbracci e risate sul divano...

Domani si vedrà...

In fede,
Bruno, il Superdisoccupato

venerdì 14 ottobre 2011

Addio al Superdisoccupato...



Non avrei mai immaginato di scrivere questo post, non almeno così...costretto da circostanze del genere...
non pensavo di farlo nemmeno nel caso in cui avessi trovato un lavoro stabile e duraturo.
Chi mi conosce da quasi un anno sa che dichiarazioni a parte, non sono una persona che si arrende facilmente, anche se alle volte mi son lasciato andare ad esternazioni un po' estreme, o miste ad autocommiserazione.
Sono un essere umano, e queste cose capitano a tutti, anche ai più forti.

Scrivo questo post finale dedicandolo a tutti coloro che mi hanno letto, parlato, conosciuto, aiutato, consigliato, fatto ridere, fatto pensare, criticato, sostenuto.
Cosa è successo...
A fine maggio una troupe mandata da Raiuno è venuta a casa mia, per girare un servizio-intervista sulla mia vicenda che sarebbe servito per la trasmissione la Vita in Diretta.
La messa in onda slittò di qualche mese, fino a lunedì scorso, giorno in cui è stato trasmesso, senza però la mia presenza in studio.
Purtroppo però qualcosa è andato storto.
Come ormai sapete, la casa in cui abito non è mia.
Sono un "ospite".
La situazione, che non sto qui a spiegare nei dettagli per non annoiare, ancor di più per non entrare nella privacy di chi mi ha fatto il favore di ospitarmi, è un po' complicata...
Posso solo dire che nessuno doveva sapere che io ero ospite in QUESTO appartamento.
Difatti, quando la troupe Rai venne a girare il servizio, fui abbastanza chiaro: non si doveva capire dove abitavo.
Quindi chiesi espressamente che si evitassero le inquadrature aperte e che si stesse solo sui miei primi piani o al massimo i campi medi, ma sempre close up.
In fase di montaggio invece le mie esigenze non sono state rispettate, quindi nel serizio andato in onda si vede eccome dove abito, creandomi non pochi problemi.
E non solo a me, ma anche a chi mi ha così generosamente permesso di abitare la casa.



La situazione è tragica, molto tragica.

Non posso permettermi un affitto, nè tantomeno pagare una caparra o dei mesi anticipati per impegnare una casa nuova.
Non posso nemmeno tornare a vivere in famiglia, ormai non c'è più posto per me lì.
Ho un contratto a progetto, sottopagato, ma comunque sempre un contratto di lavoro da rispettare.
Per questo non posso spostarmi oltre i confini dell'hinterland milanese.
Non ho mezzi, non ho liquidità sufficiente, e non ho soluzioni.
E' la fine di tutto.
Perchè chiudo con il Superdisoccupato?
Perchè sono stanco.
Perchè non ho raggiunto alcun risultato utile.
Perchè la gente è egoista e sorda, e la politica un vicolo cieco.
All'inizio l'ho fatto per me stesso, per avere nuovi canali e trovare un lavoro degno di questo nome, anche pesante ( ne ho fatti in passato), ma pagato quel tanto che mi sarebbe bastato per fare una vita decente.
Poi sistemate un po' le cose con questo lavoretto a progetto, ho continuato perchè serviva che restassi sulla breccia.
Perchè la gente da sola non sempre sa pensare, non sempre sa vedere le cose dal punto di vista corretto.
Certo, nemmeno io son perfetto, ma almeno potevo dare un punto di vista sano, corretto, sincero, privo di dietrologie o doppi fini.
E comunque era il mio modo di sfogare la rabbia per i sopprusi subiti dal sistema.
In molti si riconoscevano in me, e io mi riconoscevo in loro.
Uno scambio di sinergie e di idee, quando possibile.
Purtroppo adesso tutto ciò non sarà più fattibile.
Ne ho subìto delle conseguenze irreparabili, e, cosa peggiore, anche chi mi stava attorno, colei che più di chiunque mi ama e pone in me la massima fiducia, nonostante i fallimenti...
Sono un uomo. Non posso permettere che chi mi ama sprofondi all'inferno con me.
Suppongo che non riuscirò a mantenere in linea un computer, non avrò un tetto, e chissà in quale ricovero per disperati saremo costretti a finire.
Non è giusto, ma non cè altra soluzione per chi non ha nulla come noi...
Bruno rientra così, dignitosamente, nella massa, nella nebbia di chi non ha voce, per riuscirne chissà quando, forse mai più.
per favore, non proponetemi trasferimenti all'estero, o in altre regioni, non si può fare, non al momento.
ringrazio comunque per il pensiero, anticipatamente.

chiudo qui, augurando a tutti un futuro sereno, privo di preoccupazioni, senza governi ladri e truffaldini, senza speculatori, senza consumismo sfrenato, senza boom e bam economici ma nemmeno senza flop o crash finanziari.
ricordatevi che la forza sta dentro di voi, il vostro pensiero è libero finchè non vi fate dire da qualcun altro per cosa dovete vivere.
ho cercato di rendermi utile ma non è bastato...
il futuro lo dovete cercare nelle persone, solo l'unione dei singoli dà il vero potere, e quello dovete perseguire, a qualunque costo.
ognuno di voi ha il potere per cambiare il mondo in meglio, ma a volte siete troppo occupati da ciò che è effimero per usarlo e rimandate, rimandate sempre, ma il giorno esatto per fare cambiamenti è oggi, non domani, perchè domani è troppo tardi.
decidete per voi stessi, alzatevi dalle vostre sedie, dai vostri divani, dalle vostre poltrone e fate qualcosa per chi vi sta accanto anche se non sapete il suo nome.
incitate chi vi sta accanto a fare lo stesso, e tutto cambierà in fretta, prima che cali la notte.

un grazie di cuore a:
Marianna, Elettra, Amina, Carlo, Claudio D. P., Massimo R., Massimo R., Antonino, Andrea, Cristina R.L., Rita, Laura M., Giulia, Reale, Luca C., Mafalda Angelica, Lucrezia, Maddalena, Terra, Valentina, Gabriela,  Marco, Giovanni, Pietro, Cristina Q., Adriana, Ermy, Alessandra, Anna maria, Annamaria, Chiara, Cindy, Claudia S., Claudio B., Daniela, Davide, Ernesto, Emanuel, Fabiana, Francesco, Ilaria, Marco G., Ornella, Paolo, Pasquale, Pietro...e tutti coloro ho conosciuto e non ho menzionato causa senilità precoce...

un ringraziamento speciale a Massimo Razzi de La Repubblica, Luciano e Lucia Landoni, Emiliano Sbaraglia di radioArticolo 1, Giuseppe Civati del PD, Cristiano Pasca de Le Iene, Mario Furlan e i City Angels, Daniele Pirola del Giornale di Vimercate,  Carla Ronga di Paneacqua, Fabio Tonacci de La Repubblica, e a tutti gli altri blog e giornali online che prontamente han fatto sempre da torre per le mie esternazioni in rete.

grazie...
mi mancherete tutti, nessuno escluso...
Lunga vita e prosperità.

in fede
Bruno, il Superdisoccupato.

martedì 11 ottobre 2011

Il Superdisoccupato vs Giampaolo Pansa a "La Vita in Diretta"


Carissimi

Torno ad importunarvi anche oggi, a distanza di tempo per manifestare pubblicamente il mio dissenso riguardo una vicenda spiacevole accaduta ieri, in diretta tv.

Rai Uno, programma "La Vita in Diretta".
ore 18 circa.
Viene trasmesso, nella seconda parte del programma diretto da Mara Venier e Marco Liorni, un servizio su di me, il Superdisoccupato, girato nel mese di maggio e trasmesso solo ieri.
Il video, montato e tagliato per rientrare nel minutaggio consentito, rappresenta in sintesi una mia giornata tipo, quindi a casa, poi in giro per le agenzie interinali, più una breve intervista su di me e sulla mia vita, le mie speranze, le mie delusioni.
Fin qui tutto bene.
Il problema nasce quando viene data la parola a Giampaolo Pansa, giornalista, saggista e quant'altro, che commenta in studio ( senza me presente per un eventuale contraddittorio) con un secco "ma questo è uno sfigato" il mio video, asserendo, dopo pochi minuti, durante la discussione (molto poco approfondita e condita di luoghi comuni ) sul problema "disoccupazione"che in fondo i giovani non ne vogliono manco a brodo di lavoro e che certe occupazioni vengono scartate per cercare solo lavori "edificanti".

Il messaggio che passa ai telespettatori è assolutamente negativo.
Intanto perchè il sottoscritto non ha mai scartato nessuna opzione lavorativa ( e nemmeno le centinaia di disoccupati con cui ho avuto modo di entrare in contatto in questo anno di attività da blogger ), avendo lavorato per 7 anni come facchino in cella frigorifera a -8 gradi anche con turni fino a 12 ore filate- alle volte anche 18, avendo pulito gabinetti e spazzato strade e magazzini, in compagnia di altri disperati come me.
Secondo perchè non si può scaricare la propria coscienza dicendo " son loro che non vogliono lavorare", perchè significa negare (alla pari di una certa parte politica che poi lo stesso Pansa critica spesso e volentieri) la realtà della crisi odierna.
In più, direi che i telespettatori medi, tendono a far proprie tutte le idee e le opinioni apprese passivamente dalla tv, senza stare spesso a pensare che forse la realtà è ben diversa da come viene dipinta.
Questo aspetto lo conosco molto bene.
Le ho sentite queste corbellerie, molte volte.

Terza argomentazione, forse la più importante, durante la discussione si è completamente omesso che la stragrande maggioranza dei disoccupati che oggi passeggiano per le strade del nostro "glorioso" paese son più che 35enni, anzi, spesso e volentieri over 40, e nessuno, dico nessuno, assumerebbe un cittadino maturo per lavori di qualsiasi tipo, men che meno a tempo indeterminato.

Ma dico io, questo è il messaggio che la Rai fa passare in un programma di fascia pomeridiana?
Forse che la verità sulle condizioni del nostro paese devono essere dibattute solo nei programmi di Santoro, di Floris, o di Vespa?
Il resto non è anche informazione?
La Rai è servizio pubblico solo a certi orari?
Non venitemi a dire che La Vita in Diretta è un programma per casalinghe e anziani e che deve restare "leggero", perchè sarebbe una dichiarazione di un ipocrisia incredibile.
Le stesse casalinghe e gli stessi anziani di cui parliamo, spesso non godono di pensioni, o se le hanno sono così esigue da non permettere di vivere degnamente, e aggiungerei che persino codesto pubblico è composto da madri, padri, nonni, di figli, nipoti anch'essi disoccupati o precari...

Comprendo le esigenze dell'intrattenimento, della spensieratezza di certe trasmissioni, ma allora eliminate certi spazi, oppure realizzateli con obiettività e professionalità.

A Giampaolo Pansa che dire?
Lei è un vecchio, lontano dalla realtà.
Se anche il suo antiberlusconismo possa anche essere scambiato da qualcuno per posizione politica di rottura, a me pare dettato dal qualunquismo e dal populismo più sgarbato.
Si ricordi che dalla sua generazione, ma anche da quelle poco dopo la sua, siamo nati noi e il nostro mondo.
Si ricordi che un padre di famiglia vero, non dice mai di no a nessun lavoro, specie se a soffrire sono per primi i suoi figli.
Si ricordi che anche un precario coltiva dei sogni e, una volta terminata la sua giornata di lavoro malpagato, per tutta la notte non pensa ad altro che a realizzarli, utilizzando ogni momento libero per uscire dal fango in cui è immerso.
Dottor Pansa, io esisto, e non me ne andrò da questo mondo infame senza aver lasciato una traccia, senza aver lasciato un ricordo da guerriero, da combattente di razza, affinchè per generazioni i miei figli ricorderanno che Bruno era dato per sconfitto  e chiamato "sfigato" da un giornalista famoso, ma che alla fine riuscì a realizzare la sua vita, fulgida, luminosa, raggiante di voglia di vivere.

Si ricordi che sulle vostre parole e azioni si è fondata una società fallimentare, menzognera, una società che ha negato tutte le ideologie e i valori nati in essa, dal comunismo al capitalismo, e di questo clamoroso fallimento storico noi ne siamo vittime e spettatori innocenti ed inermi.
Forse da noi nascerà il seme di un Italia migliore, di un mondo migliore, forse....
se riusciremo a sopravvivere alla fame e alla speculazione che voi state continuando, però.

Grazie a tutti per l'attenzione, ciò è quanto vi dovevo.

in fede
Bruno, il Superdisoccupato

http://brunosuperdisoccupato.blogspot.com/

lunedì 3 ottobre 2011

...come uno stagno a forma di stivale


Allora?
Che è successo?
Si è fermato tutto?
Siete tutti in attesa delle sentenze dei processi di Berlusconi?
Aspettate che l'opposizione riesca a tirare giù il governo ladro?
O state aspettando che il Senatùr faccia il dito medio al Cavaliere?

...illusi.
Dove è finita la rabbia?
Dov'è l'indignazione?
L'avete venduta agli americani?

Tutto va a puttane...
Nel frattempo è stato misurato un buco nello strato di ozono grande quanto la Germania, è stata misurata la velocità dei neutrini, però una palazzina di Barletta è crollata uccidendo alcune persone.
Ascoltiamo notizie scritte e editate da precari, mentre tra Emilio Fede e Corradino Mineo non passa molta differenza...
Nonostante un contratto a progetto, io resto sottopagato, e i pochi soldi che mi arrivano servono a malapena a coprire le spese.
Tutti sintonizzati sul TG5 per sapere come finirà il processo per l'assassinio di Meredith Kercher?
Tutto va' a puttane.
Superman, l'Uomo Ragno e i Fantastici Quattro hanno cambiato costume, e la mia vita non è più la stessa...
La Torcia Umana è morta...

A metà ottobre mia figlia compirà gli anni, e io non so proprio se riuscirò a vederla e tantomeno a farle un regalo ( per il quarto anno di fila).
Che schifo.
Intanto vedo che la gente attorno a me si butta solo sull'antiberlusconismo, e non capisce quali sono i veri problemi, trincerandosi nella paranoia e nel proprio piccolo orticello.

Avete piantato la vostra tenda nella piazza scelta?
Perfetto, così vivrete il vostro scampolo di vita yippie e non avrete nulla da invidiare agli anziani radical chic sessantottini che fino a ieri vi snobbavano autoincoronandosi detentori del diritto al dissenso e alla cultura...

Potrete cantare Bella Ciao e tutte le altre canzoni del repertorio dei Modena City Ramblers ( o dei CCCP/ De Gregori) e vedrete che sicuramente Berlusconi capirà che siete incazzati, si vergognerà e si dimetterà per permettere che il paese rinasca.
Se non basta, potrete sempre mettervi su Youtube e condividere l'ultimo video di Beppe Grillo con i vostri amici e godervi le battute su Brunetta e su Sacconi che i vostri add faranno in pochi minuti nelle varie bacheche di Facebook.
Se poi non vi aggrada tutto ciò, date da mangiare al vostro cane o gatto, e dichiarate a tutti che voi amate più gli animali che le persone.

Se poi nemmeno questo vi soddisfa, andate in rete, leggetevi come si fa una bomba carta o una molotov con le bottiglie della salsa della nonna, industriatevi e se non volete lanciarne alcuna contro i palazzi della politica o i cellulari della pula,potete sempre lanciarli addosso a vostra madre che per cena ha fatto la minestra e non la pasta al forno che a voi piace tanto.

Tiè.

in fede
Bruno, il Superdisoccupato

mercoledì 28 settembre 2011

OFFICINE EDITORIALI

Nascerà a gennaio 2012 Officine Editoriali

Di che si tratta ? una nuova casa editrice che inizierà l’attività tra qualche mese Con due caratteristiche importanti: pubblicherà solo libri in formato digitale ( e – book ) e gli autori sono persone che hanno sperimentato e sperimentano tuttora le cose di cui scrivono.

Lo scopo è quello di dare voce a coloro che non hanno megafoni per farsi udire: gli autori che scrivono per Officine Editoriali non parlano di disagio come esperti ma dal disagio come persone coinvolte.

Officine Editoriali pubblicherà collane di narrativa e saggistica di autori prevalentemente emergenti accomunati dal fatto di sapere esattamente di cosa parlano per averlo vissuto personalmente, organizzerà corsi di scrittura creativa on line. svolgerà servizi di editing, correzione bozze e lettura inediti per chi cerca editori cartacei e intende includere anche testi dedicati al counseling.

Manca solo una cosa: i soldi. Per questo abbiamo lanciato una sottoscrizione di fondi dal basso ( ” crowd founding”) per raggiungere la cifra necessaria ad avviare l’attività:

 http://www.produzionidalbasso.com/pdb_706.html

Chiunque sottoscriverà quote riceverà dei benefits quali possibilità di scaricare testi gratis dal sito e  partecipazione gratuita ai corsi on line che avvieremo.

Se non puoi sottoscrivere alcuna quota ti preghiamo di divulgare il più possibile l’iniziativa.

Grazie. 

venerdì 16 settembre 2011

...eliminare Silvio! Ma anche noi stessi...


La mia frase è ovviamente provocatoria, eppure nelle ultime settimane l'ho sentita pronunciare tante volte, e nelle forme più disparate.
Non sono mai stato un antiberlusconiano, ma solo perchè non credo che la colpa di tutto ciò che in prima persona succede a me e all'Italia sia sua.

La mia opinione è che comunque Silvio sia uno stronzo, uno stronzo più ricco e potente di altri, ma solo uno stronzo, che gioca a rendere stronzo e inetto un popolo.
La punta di un iceberg, che a sua volta fa parte di un ghiacciaio ben più grande e pericoloso, la speculazione dei grandi apparati economici mondiali, che espandendosi e arricchendosi stanno affamando un mondo intero, gettandolo nel caos e nella disperazione.
Ma queste cose si sanno già...
C'è chi le ammette e chi no.
Il problema più enorme è la nostra demenza.
Come popolo non valiamo nulla.
Son bastati decenni di finto benessere per assopire la nostra coscienza civile.
Adesso facciamo gli indignati, quando invece parte del debito e della crisi è anche colpa nostra.
Colpa dell'assenteismo nei luoghi di lavoro, della poca produzione dovuta al lassismo, della speculazione che ha portato ad un innalzamento spropositato dei prezzi (quando è arrivato l'euro), della furbizia diffusa (dicasi anche evasione fiscale, non prendiamoci in giro, chi almeno una volta non ha ricevuto uno sconto declinando una fattura), dei prestiti selvaggi fatti solo per mantenere un livello di consumismo che ci veniva propinato da pseudo-modelli di vita, del qualunquismo che ci ha fatto votare sempre per il male (apparentemente) minore, dell'egoismo e del menefreghismo verso problemi che superficialmente abbiamo sempre attribuito ad altri...

non facciamo gli ipocriti...

Adesso con la stessa ipocrisia riempiamo i nostri blog e le nostre bacheche dei social network di dichiarazioni e battute contro caste e governi, critichiamo tutto ed il contrario di tutto, e non siamo mai contenti di nulla, dicendo e ridicendo tutto ed il contrario di tutto più volte in una settimana.

Siamo degli ipocriti.
Adesso ci aggreghiamo ai moderni Savonarola che ci urlano come protestare, ci accampiamo nelle piazze, e nel mentre ce ne fottiamo del prossimo.
Intanto gli urlatori vendono libri sull'"indignazione" e noi li compriamo, e ci indignamo contribuendo a creare una nuova casta di ricchi.
Devo essere sincero, sono disgustato.
Anzi no, mi son rotto il cazzo.
Perchè ho un contratto di lavoro a progetto, ma son sempre senza soldi in tasca.
I soldi non arrivano e anche quando saranno pochi, ma così pochi che a malapena potrò pagarmi le bollette.
Perchè vengo preso in giro, vengo ignorato, illuso, usato, strumentalizzato, e la mia vita non cambia mai.
Si, decisamente mi son rotto il cazzo.
Se esistessero dei terroristi kamikaze, probabilmente mi aggregherei a loro, ma non perchè mi sta sul cazzo Berlusconi o Bossi o Bersani, ma perchè mi danno fastidio tutti ormai.



Voi che pregate Dio (che non esiste, siete grandi ormai, sappiatelo) ma che non alzate un dito, voi che amate gli animali, ma intanto ignorate gli esseri umani, si anche voi mi state sul cazzo e vi meritate ogni oncia di crisi che subite...

Sapete cosa mi fa incazzare?
Che tre dei politici più imitati della tv si coalizzino sotto il nome di "Nuovo Ulivo".
Un ipocrita con la lingua di pezza, un capo dell'opposizione dalle frasi più banali che esistono e un ex magistrato che non sa parlare in italiano.
Gli stessi che organizzano assieme ai sindacati gli scioperi e che poi ringraziando le categorie che partecipano si dimenticano i disoccupati, i precari, i nullatenenti, i disabili, i mobbizzati....
Che schifo, che ipocrisia...

Ma non è nemmeno questo.

Son tante cose.
Settimane fa tutti a dire "che schifo i calciatori, guadagnano tanto e non vogliono pagare le nuove tasse", e poi tutti allo stadio o a pagare gli abbonamenti a sky o a mediaset premium per vedere quelle merde in calzoncini giocare.
Tanto se c'è la partita domenica, va tutto bene.
Nessuno si accorge che il risultato dei referendum è stato aggirato da leggi bastarde e anticostituzionali, Nessuno si accorge che gli stati che han causato le rivolte in medio-oriente han fatto la passerella in pieno giorno davanti a tv e giornali di tutto il mondo.
Nessuno vede che la Cina ci sta comprando pezzo per pezzo come ha fatto con mezzo mondo, USA compresi (tanto perchè lo sappiate, molte aziende italiane son già di loro proprietà, cantieri navali di Mestre compresi, e tra poco anche quelli di Genova).
Nessuno vede che domani tutto ciò che ci serve costerà un 1% in più, e che ci si rompe una gamba dovremo pagare il ticket al pronto soccorso.
Nessuno vede che l'età pensionabile si è alzata perchè nessuno più paga i contributi sufficienti a garantire le pensioni alle generazioni future.
I politici fanno i festini con le minorenni e le prostitute (con i soldi nostri), e mentre ci prendono per il culo distraendoci con notizie false e tendenzionse, i potenti fanno il cazzo che vogliono, indisturbati, come sempre.

Mi son rotto il cazzo.
Questo mondo va distrutto e ricostruito, ma dalle scimmie però, perchè noi facciamo troppo schifo.
che venisse davvero il 2012, con la fine del mondo, perchè io così non voglio più andare avanti.
Ecco, tanto per togliermi lo sfizio e la soddisfazione di dirlo....
Andate a fare in culo, Berlusconi in primis... ma anche gli altri.
Anzi, no, andate a morire ammazzati, così si libera qualche posto di lavoro...

in fede
Bruno, il Superdisoccupato (incazzato, ma stavolta sul serio)

domenica 14 agosto 2011

la Rivoluzione? Vai avanti tu che io sono in vacanza...


Il popolo italiano non smette di farmi ridere, mai...
Finalmente ciò che speravo ha iniziato a realizzarsi...
Finalmente la popolazione sta per ricevere una serie di sopprusi fiscali insopportabili...
ci speravo...
Dire "speravo" è un termine cinico, forse sadico, eppure è così, non lo nascondo...

per quanto mi riguarda ho cominciato a sentire la crisi fin dal 2005...
Crisi...
...ormai questa parola mi dà la nausea.
Il termine "crisi" mi è tanto familiare, credo di averlo pronunciato più volte del mio stesso nome, ormai...
perchè sono contento?
Perchè quando sono soltanto alcune categorie a lamentarsi il resto ( grosso resto) degli italiani se ne fotte e continua dritto per la propria strada, ma adesso....
Adesso le cose cambiano...
Adesso i cazzi son per tutti, esattamente come paventavo (non solo io) mesi fa...
Adesso tasseranno i Suv, gli stipendi d'oro e anche quelli d'argento e di bronzo....
privatizzeranno tutto, anche l'aria che respirate...
E state tranquilli che toccheranno anche l'acqua, anche se con il referendum credete di averli fermati.
Grazie al nostro debito internazionale, prima o poi torneranno ad imporci anche le centrali nucleari, con la scusa che "è inevitabile se vogliamo risolvere la crisi energetica (crisi nella crisi, ndA )"
Bene, che vi mettano le mani in tasca, l'unica cosa di cui vi importa, visto che di princìpi non siete mai vissuti.
Era l'unico modo per farvi girare i coglioni, che ben venga...

Molti di voi continueranno quella stupida forma di indignazione via web, dichiarandosi antiberlusconiani, antilega, anti questo e anti quello, senza rendersi conto che il problema sta a monte....

Siamo un paese succube del FMI, e della sua propaggine europea, la BCE...
Stiamo facendo esattamente la stessa fine di tutti i paesi che noi stessi guardavamo con distacco e giudicavamo male, malissimo.
Abbiamo svenduto il nostro paese, le nostre case, i nostri figli, tutto ciò che abbiamo è stato messo nelle mani degli speculatori internazionali, quelle 400-500 famiglie di ricchi schifosamente potenti del pianeta.

La cosa peggiore è che credevamo di stare meglio degli altri.
Ce lo hanno fatto credere, e ci siam cascati.
Che valori abbiamo avuto?
Lavorare per far soldi, avere soldi per spenderli, spendere per comprare oggetti, scatole di finto piacere, telefonini, auto, moto, vacanze, barche, decoder, lavatrici AAA, frigoriferi, case/celle...
tutto fumo negli occhi...
Tutta fatica sprecata , visto che se non ve ne siete accorti è tutto come il ciclo dell'acqua, da dove arriva, ritorna...
Quei soldi, sudati, pochi miserabili, ritornano nelle stesse tasche di chi ve li ha dati a fine mese...

Per anni abbiamo chiuso gli occhi, crogiolandoci nella nostra finta ricchezza, nei valori che ci propinavano col solo intento di soggiogarci, ammaliarci e traviarci con il nostro stesso assenso.

Adesso cancelleranno parecchie provincie e diversi comuni...
Sapete qual'è il vero danno?
Non solo i 50.000 e più disoccupati eccellenti che ne usciranno fuori (siete sicuri che tutti saranno trasferiti d'ufficio e ricollocati?), no, non è quello l'unico danno...
Il danno vero e mi meraviglio di come mai i vari Grillo & company ancora non ne abbiano parlato, è che per le liste civiche, per i movimenti della "politica dal basso" sarà più difficile imporsi al livello locale...
A meno che non si facciano incorporare nel meccanismo dei partiti e dei finanziamenti agli stessi...
se ci pensate un attimo, capirete che è così.

Un altro tassello per il dominio delle folle...

Vogliamo parlare della pensione?
Le donne andranno in pensione a 65 anni...
I TFR congelati, e le tredicesime a rischio...
Con tutti i disoccupati che ci sono in giro, chi pagherà i contributi per le generazioni future (immediatamente future)?
Allora allunghiamo la vita lavorativa di chi sta ancora lavorando...in modo da fargli pagare ancora qualche anno di contributi...
Così non saremo ancora alla canna del gas, non prima della fine di questo governo...
Così per il popolo ignorante, crasso e supino, sarà colpa di chi verrà dopo...

Ma sì...distruggiamo per sempre l'impiego pubblico, così a guadagnare saranno solo le grandi aziende private, che non sono aziende locali (intese come italiane), ma propagini delle multinazionali che speculano...

Abbiamo permesso che i nostri politici fantoccio svendessero il nostro paese.
E non sto parlando di destra o sinistra, perchè ci scommetto la testa che se avessimo avuto un governo di altra corrente sarebbe stata la stessa cosa....
Infatti in altri paesi è successo così, anche se chi governava non era di destra ( vedi Zapatero in Spagna )...

Affamano i popoli, rendendoli incapaci di sopravvivere senza l'aiuto della Banca Centrale o del Fondo Monetario...
Così chi è già ricco, si arricchirà di più...

Tremonti lo sa...
Lui sa tutto...
Spremetelo e uscirà la verità più sconfortante...
Già lo stesso Bossi dà segni di nervosismo...
Finchè il Senatùr non stava al centro del potere tutto ok, adesso però anche lui deve sottostare alle regole della speculazione senza frontiere...

Cosa ci resta da fare?
Far casino...
Ma non da dietro un computer...
per strada...
Se non volete prendere parte al cambiamento del sistema, potete sempre attrezzarvi con un piccolo pezzo di terra lontano dal mondo civile, e iniziare a vivere di ciò che la terra vi dà...
Aspettare che qualcun altro faccia il cambiamento anche per voi...
come sempre.
Io ci sto pensando...
Non perchè non abbia volontà di combattere, ma perchè per voi non ne vale la pena...
Non valete le bastonate che potrei prendere dalla polizia..
Non valete il mio sacrificio...


Al momento l'unica cosa che voglio è uscire dal meccanismo stritola-vita, e ripartire dal semplice rapporto uomo-natura.
Vivere più sereno, mangiare sano, niente soldi, niente bollette, niente governi e vaffanculo a tutto.
Al massimo posso concedermi del sano baratto con qualche vicino, dando pomodori e ricevendo uova...
anche questa è una via accettabile.

La terza alternativa?
La libertà di morire.
Ma senza ammalarmi prima o sarei costreto a pagare il ticket sanitario...
Tanto, tra poco ci ritroveremo come negli States, dove senza assicurazione sanitaria puoi anche morire...
in certi casi la speranza è di finire di soffrire in pochi minuti...

Peccato che anche un funerale costi tantissimo a chi resta...

Restiamo uniti?
Macchè...
Restiamo a casa va che è meglio...

in fede
Bruno, il Superdisoccupato

giovedì 11 agosto 2011

quale indignazione? L'italia... un paese di coglioni!


la verità è che siamo fermi ai moti carbonari del 1848...
pochi idealisti votati al sacrificio e nulla di più.
i moti, quelli veri arriveranno tra vent'anni...


Nel paese in cui vivo(che si, è in mano ai Leghisti) sono l'unico che fa veramente casino, scrive parole pesanti ai politici, organizza manifestazioni, dice pane al pane e vino al vino...
gli altri "anti" mi guardano con sufficienza e nel mentre vanno a farsi le vacanze..

Son da solo.
adesso i compaesani mi guardano come fossi un pària, un untore di idee fuor di logica e terrorista del buon senso.
mi isolano, mi deridono e parlano male di me alle mie spalle.
ma c'è di peggio...
mi chiedo dove stia veramente l'indignazione, se non dietro ai monitor dei computer di questi italiani senza spina dorsale, dagli orifizi tanto arrossati dalla presa per il culo, ma altrettanto drogati di qualunquismo e di materialismo senza limiti...
le stesse persone che poi in privato mi dicono "vai a mare"...

le stesse persone che prima mi danno solidarietà, poi esprimono le stesse idee di coloro per i quali si indignano...
coglioni!!!
coglioni mille e mille volte, voi che vi indignate per le ferie dei politici, poi però non rinunciate alle vostre e fissate le proteste per fine settembre...
ipocriti!!!

i Movimenti poi, così lontani l'uno dagli altri da non voler rinunciare all'identità personale per unirsi nel tutto e produrre qualcosa di efficace.


non era una battuta, l'ho detto sul serio...assumerò starnieri, inglesi, egiziani, libici, tunisini e spagnoli per fare la rivolta al posto nostro...

in fede, 

Bruno, il Superdisoccupato

mercoledì 3 agosto 2011

sul "far qualsiasi cosa piuttosto che niente"...


Sia chiaro, non amo la Lega, non amo i leghisti, nè i loro compari Piddiellini di governo...
Ma non amo nemmeno la gente che si "indigna" da dietro un pc e poi in realtà se ne fotte di tutto e di tutti, preferendo andare in pizzeria piuttosto che impegnarsi socialmente e politicamente mettendoci la faccia.
Per chi si fosse perso le puntate precedenti, ecco cosa è successo:
Venerdì scorso ho deciso, insieme a Marco Sambruna di far qualcosa in occasione della visita di Umberto Bossi a Concorezzo, ospite d'onore alla Festa della Lega.
dopo esserci consultati, aver vagliato varie idee, tra cui boicottaggio della manifestazione, disturbo "sonoro", cartelli e varie ed eventuali, abbiamo optato per qualcosa di più pacifico e potenzialmente più costruttivo: una lettera aperta.
il contenuto di tale missiva http://brunosuperdisoccupato.blogspot.com/2011/07/lettera-ad-umberto-bossi.html

dopo averla mandata per informativa a tutti i miei contatti giornalistici e non, mi reco con Marco all'appuntamento.

con mia somma sorpresa, scopro che eravamo attesi.
Eh sì...
da 3 giorni sapevano che avrei organizzato qualcosa, ed erano pronti a tutto, pure a pestarmi di botte se fosse stato necessario.
il problema è che non essendo io un guerrafondaio, ma un pacifista convinto, non ho forzato la mano negando loro la soddisfazione di vedermi con la faccia al suolo.
consegnare la lettera a Bossi è un vero problema.
Il Senatur è blindatissimo, e tutto sommato, avendo spedito il messaggio anche alle segreterie di partito e agli organi di stampa ufficiali della Lega, non ho tutta questa necessità di sbattere il documento in faccia al ministro.
nonostante tutto, riesco a consegnarlo ad alcune persone dello staff, restando ad ascoltare le farneticazioni pubbliche dell'"Umberto" e dei suoi leccaculo, le canzoni da balera che gli dedicano con gli anziani beati che ballano e i giovani (pochi) che bevono, inneggiano e amoreggiano tra la folla...

chissà se Bossi avrà letto la lettera...
non credo proprio...
però dovrebbe, visto che alla fin fine, tra i disoccupati d'Italia ci sono anche suoi elettori (o figli dei )...
è questo è il messaggio...
lasciar da parte i litigi e le posizioni politiche per risolvere un problema comune.
parole vecchie per chi mi conosce, non mi stufo mai di ripeterle.
ecco perchè scrivere a Bossi.
ecco perchè cercare (prima di attaccare) la via del dialogo.
Si, perchè anche io son convinto che la rivoluzione non sia un pranzo di gala, e che non si possa fare con eleganza eccettera eccetera...ma prima di mettere a ferro e a fuoco un paese e le sue istituzioni, bisogna fare dei tentativi di pace.
se poi va tutto nel vuoto, amen...

occhio!!
se prima sapevo che si era controllati in rete, adesso lo so di più.

venerdì 29 luglio 2011

lettera ad Umberto Bossi


Io e Marco Sambruna abbiamo fatto partire una mail collettiva per informare chi di dovere che OGGI proveremo a consegnare ad Umberto Bossi, in visita qui a Concorezzo, una lettera ufficiale per sensibilizzare sul tema della disoccupazione.
Ogni commento al riguardo mi pare superfluo, per le lamentele, andate pure a rivolgerle a tutti gli altri politici che non ci hanno dato retta, di ogni parte politica....



"Spett.le Onorevole Bossi,

Le scriviamo consapevoli che la nostra voce è una delle tante che tentano di farsi udire nel marasma del rumore sociale: eppure vogliamo provare ugualmente.

Ciò che le chiediamo è molto semplice: desideriamo poter parlare con Lei per rappresentarle, per come realmente è, una situazione a tutt’oggi pressochè sconosciuta, spesso sottovalutata e oggetto di numerosi pregiudizi.
Stiamo parlando del dramma di circa 1.500.000 di Italiani rimasti senza lavoro dopo i 40 anni, che veramente non sanno più a che santo votarsi.
Persone vere, non scarti.
Non numeri di statistiche, non voti da comprare con promesse mai mantenute.

Persone.

Ci siamo rivolti a molti interlocutori istituzionali a tutti i livelli, politici schierati a destra (l’ultimo due giorni fa ) e a sinistra, organizzazioni sindacali di ogni sigla, ma sempre abbiamo avuto la sensazione ( leggasi certezza ) di scontrarci contro un muro di gomma.
Chi le scrive sono due disoccupati (due dei tanti) che vorrebbero parlare con Lei di questo grave problema collettivo e che le vogliono chiedere sul piano individuale e politico una presa di posizione ufficiale.
Siamo due disoccupati, è vero, ma abbiamo tuttavia il pessimo difetto di non riuscire a rassegnarci all’infelicità nonostante le ormai innumerevoli porte che ci sono state sbattute in faccia.
Non siamo vittime, perchè non vogliamo esserlo.
E non è solo una nostra caratteristica peculiare...
La voglia di rialzarsi appartiene indistintamente a tutti coloro che in questo momento vivono questa situazione di non-vita.
Alcuni son delusi, è vero, e altri hanno rinunciato a lottare, ma il motivo è solo uno: siamo stati lasciati a noi stessi.

Praticamente abbiamo cessato di cercare lavoro tramite i canali consueti perchè sappiamo bene di non avere alcuna possibilità lungo questa via, e coloro che ancora restano avvinghiati ai metodi tradizionali spesso restano impaludati e stagnanti in un limbo senza fine.
La disoccupazione è un problema che investe tutti, non solo chi non ha lavoro.
Perchè non possiamo contribuire alla crescita economica del paese, sia come "produttori" di benessere che come "consumatori"...
Nonostante ciò continuiamo a pagare le tasse come gli altri, in qualsiasi forma si presentino, anche se con notevoli difficoltà, visto che quasi tutti noi viviamo con non più di 200 euro al mese quando va bene...
tra l'altro, solo il 30% di noi godono di sostegni economici alla disoccupazione.

La nostra unica speranza è riuscire in progetti che ci riguardano, iniziative personali, creatività che si materializza in idee che intendiamo sviluppare, sulle quali vogliamo confrontarci anche con Lei ed il suo partito, senza dare per scontato che ideologicamente il problema del lavoro sia appannaggio solo di certa parte politica.

Onorevole Bossi, qui si rischia grosso, specialmente continuando a percorrere questa strada di continui conflitti istituzionali e indifferenza...
Innanzitutto perchè ormai è opinione comune che si debba tornare, come unica possibilità di un economia sostenibile da tutti, allo scambio di competenze in cerchie ristrette, ignorando il sistema economico globale ( per noi non è affatto un male, per qualcun altro si )...
Inoltre, perchè quando un elettore del Nord è disoccupato ( o ha i figli disoccupati, o peggio, ha perso l'attività commerciale creata in una vita intera ) alla stessa stregua di uno del Sud, tutto appare a rovescio, manca la terra sotto i piedi, ed il consenso inevitabilmente cala, e con esso la fiducia nello Stato.

Dialoghiamo, stringiamoci attorno ad un tavolo con la voglia di risolvere il problema, o almeno iniziare a muovere i primi passi.

Mettiamo tutti da parte critiche, posizioni politiche e incontriamoci da persone che collaborano per il bene comune, aldilà delle definizioni, aldilà delle incomprensioni o delle dichiarazioni infelici...
Non chiediamo soldi, ma opportunità.
Non chiediamo altro che un intervento concreto per trasformare sogni e speranze in realtà, in futuro, per noi e i nostri figli.
Visibilità per ampliare e rendere operativo un discorso che permetta a tutti i disoccupati, sia giovani che over 40 di uscire dall'ombra dell'indifferenza.

E’questo al momento l'unico lavoro che ci siamo assegnati: parlare, ahinoi, di un problema che conosciamo molto bene per averne sperimentato sulla nostra pelle tutte le conseguenze e le difficoltà del caso.

se è vero che la politica è a servizio dei cittadini e non il contrario, ci serve una mano senza la quale tutto inevitabilmente diventerà più difficile.
Per tutti.
Abbiamo bisogno di interlocutori veri e motivati del mondo politico, ancora troppo distante.

Le chiediamo quindi la possibilità di un incontro con Lei o con altro incaricato di Sua fiducia.


Grazie della sua attenzione.

Bruno, il Superdisoccupato & Marco Sambruna

lunedì 25 luglio 2011

un nuovo corso per Bruno e i Superdisoccupati...


Ufficialmente la conferma c'è.
Ora posso anche dirlo...
Ho trovato lavoro.
Sissignori.
Bruno non è più un disoccupato.
Il caso ha voluto che trovassi lavoro nel campo che amo di più, il disegno, la pubblicità, facendo semplicemente una delle cose che come respirare mi vengono più naturali...disegnare, appunto.
Non sarò generoso nel narrare i dettagli, non mi è concesso, ma sappiate che i 3 anni di disagio e di sofferenza volgono al termine.
Giusto il tempo di arrivare al primo stipendio.

Ma la cosa più importante adesso è capire cosa resta del Superdisoccupato.
Secondo logica, se fossi il classico qualunquista italiano cavalca-crisi, dovrei dire addio a tante cose, tanto chissenefrega, non sono più un disoccupato, che gli altri se la sbrighino da sè....
Invece no.
Anzi, al contrario, poichè tutto ciò di cui ho parlato nei mesi precedenti lo sentivo e lo pensavo sul serio, adesso, scelgo di continuare a combattere, con rinnovati vigore e motivazione, con un pizzico di lucidità in più.

Sono contento.
Alla faccia di chi mi diceva che facevo la vittima, che ero negativo e che attraevo la mia condizione come una lampada con le falene.


Alla faccia di Berlusconi e del suo milione di posti di lavoro, di Brunetta e delle sue minchiate da ominicchio...
Tutte cazzate...
Anche quando non lo dicevo, continuavo a cercare, a mandare cv, book, esplorare vie alternative, e alla fine, la vita mi ha sorriso...
E' stata una stupenda combinazione di elementi, tanta fortuna, è vero, ma non ho mai perso la fiducia e ho recuperato me stesso, quello che so fare, il mio talento, la mia natura più vera, e alla fine ho vinto io.
Non ha importanza il come, ci sono arrivato e amen!
3 anni di bestemmie, di privazioni, di rinuncie, di rimpianti, iniziative, progetti...
Ho accumulato un bagaglio di esperienza non indifferente, mi sono testato in condizioni avverse, come un fuoristrada vincente alla Parigi -Dakkar, e adesso voglio fare di più per chi ancora non ha raggiunto quel traguardo che a me invece è stato concesso di varcare.

"Bruno e i Superdisoccupati" si trasforma un'altra volta, e diventa semplicemente "i Superdisoccupati"....
La prima persona del discorrere diventerà un plurale, e chi scrive dirà ancora di più, aprendo il fuoco come non mai sul sistema errato in cui viviamo, sulla politica assente ed imbelle, sul qualunquismo, sull'indifferenza e l'ignoranza che sconfina nel luogo comune.


Ripeteremo l'esperienza della "passeggiata dei Superdisoccupati", e oltre al flash mob creeremo ancora più ramificazioni della nostra rete di contatti, faremo associazioni per un aiuto concreto, sia per il vivere quotidiano che per la semplice ricerca di lavoro, ascolteremo, consiglieremo, pubblicheremo, proporremo contenuti di ogni tipo, per far uscire allo scoperto lo schifo che ci circonda ed esaltare il meglio di noi stessi, la parte migliore di questo macinato paese, noi, l'anello debole, noi, i messi da parte, noi con le ossa spolpate, noi, i conquistatori di una nuova vita degna di questo nome.

in fede

da oggi...
I superdisoccupati

giovedì 21 luglio 2011

La storia di Tiziana


Questa volta, anzichè parlare di me e delle mie iniziative, vi parlo di una delle persone che ho avuto il piacere e l'onore di conoscere in rete.
Ecco un'altra storia vera che vi voglio presentare
direttamente dalla sua "tastiera": Tiziana.




"Mi chiamo Tiziana, ho 31 anni e vivo a Brescia.
Sono quella che i nostri cari politici (maleducati, irrispettosi e soprattutto poco consapevoli della realtà vissuta da migliaia di cittadini) chiamano “bambocciona”; alla mia età infatti vivo ancora in casa con i miei genitori, costretti a mantermi soprattutto in questo periodo: da un anno infatti sono disoccupata.
Quando rinnoverò la carta d’indentià, alla voce professione farò scrivere “precaria”, perché anche quando lavoravo, è questo che sono sempre stata, da undici anni a questa parte. Anche se sarebbe più corretto definirmi “precaria- semidisoccupata”, visto che i periodi lavorativi sono stati intervallati da lunghi periodi di disoccupazione.

Nel 1998 ho conseguito il diploma magistrale e nel 1999 l’attestato di frequenza dell’anno inegrativo, che una volta serviva a chi aveva fatto le magistrali per avere la possibilità di accedere a concorsi e facoltà a numero chiuso; appena finita la scuola ho cominciato subito a cercare lavoro; mi sarebbe piaciuto molto fare l’impiegata, ma siccome il mio obiettivo principale era uscire al più presto dalla famiglia per crearmi uan vita indipendente, ho deciso di spaziare nella mia ricerca di lavoro cercando anche in altri settori-, praticamente ho deciso di accettare qualsiasi lavoro, purchè serio, convinta prima di tutto del fatto che finchè non si prova un lavoro non si può dire se ci piace o no con certezza, poi del fatto che la mia adattabilità non solo mi avrebbe insegnato molto (lavorativamente parlando) , ma anche del fatto che la mia buona volontà prima o poi sarebbe stata riconosciuta e premiata, trovando finalmente il posto fisso che mi serviva.
Ingenua? Stupida? Credulona? Non lo so…sta di fatto che, a tutt’oggi, nulla di ciò che pensavo si è avverato.
Ho fatto la cassiera per il periodo natalizio, ho lavorato in un MacDonald’s, ho fatto le pulizie, ho lavorato due anni come assistente ad personam in una scuola elementare (tramite cooperativa), ho fatto la baby sitter, e per otto anni ho lavorato come precaria presso il Comune di Brescia (la mia città) come maestra d’asilo. Supplente giornaliera..sapete cosa significa?
Significa che tutto dipende dalla chiamata che potrebbe arrivarti al mattino; non sai mai se arriverà, questa chiamata, e quindi vai a dormire la sera senza sapere se il giorno dopo lavorerai, con chi, dove, per quanto tempo; perché la supplenza può essere di un giorno, di una settimana, di tre giorni….
A volte capita che per cinque giorni di fila cambi cinque scuole diverse. Immaginate voi di vivere così per otto anni? Io l’ho fatto…ma forse di questo potrei parlarne un’altra volta, se Bruno sarà d’accordo.
Ho sempre trovato comunque, solo lavori precari, senza alcuna prospettiva per il futuro.
Faccio presente che sono anche gli unici lavori che ho trovato nel corso degli anni, cioè sono gli unici che ho avuto l’opportunità di fare, rispetto alle decine di colloqui avuti e rispetto soprattutto alle centianaia di CV mandati per qualsiasi lavoro.
Ho cercato lavoro come operaia, visto soprattutto che gli industriali di Brescia spesso piangono miseria alla Tv o sui giornali dicendo che sono costretti ad assumere stranieri perché tra gli italiani non trovano operai; ma delle fabbriche da me interpellate solo due mi hanno risposto, negativamente; e adducendo come motivazione che preferiscono assumere extracomunitari anzichè persone diplomate o laureate.
Ho cercato, e continuo a farlo, presso imprese di pulizia, ma anche lì la strada è spianata solo per gli extracomunitari. Oppure non rispondono.
Non parliamo poi di negozi e supermercati; sono capaci di tenere per mesi il cartello “cercasi personale”, senza minimamente convocarti per un colloquio, nonostante si mandino più volte il CV.
Nel corso degli anni come ho detto ho fatto vari colloqui; spesso sono stata rifutata con le motivazioni più varie e assurde: “lei ha un diploma magistrale, quindi è adatta solo a un lavoro di tipo umanistico”, “Il diploma magistrale non conta nulla sul mercato del lavoro, è inutile che lei cerchi perché tanto non lo troverà mai!”; “ E’ troppo vecchia per trovare un lavoro alla sua età, cosa sperava? Doveva svegliarsi prima!”. Non parliamo di quella volta che l’interlocutore mi ha riso in faccia dicendo che il mio era un diploma di merda (scusate la parola)….
Insomma, tutte le scuse possibili e immaginabili: in alcune agenzie per il lavoro mi hanno caldamente sconsigliato di dire che ho lavorato come maestra ; non ho seguito il consiglio e ne ho pagate le conseguenze, facendo i colloqui mi sono accorta che aver fatto la maestra è visto peggio di una malattia contagiosa e incurabile, quindi da evitare.
Quindi a 31 anni non sono libera di vivere una vita degna di questo nome, sono ancora sulle spalle degli altri (vivo un situazione familiare difficile per cui sarebbe urgente andarmene di casa) la cosa mi sta facendo soffirre tantissimo e rovinando la salute, sia fisica che psicologica: il mio medico di base mi ha detto che sono sulla strada per la depressione. Non mi stupisce in internet ho trovato vari articoli di medicina e psicologia che confermano il precariato e la disoccupazione tra le principali cause di depressione.
Scusate se mi sono dilungata, ma anche io come tutti voi, non ho mai trovato una voce che mi abbia ascoltato e aiutato. Anzi…."

Tiziana

mercoledì 20 luglio 2011

Pars Destruens...


Son trascorsi ben quattro giorni dalla "Passeggiata dei Superdisoccupati", e solo adesso il vostro Bruno Superdisoccupato si è  deciso a scrivere qualcosa in proposito.
Il mio silenzio è stato voluto, per evitare di dare un giudizio affrettato, pregiudicato dalle sensazioni del momento...
Nel mentre, incredibile a dirsi, ho lavorato...
Sissignori, ho lavorato, lavorato davvero, facendo ciò che so fare meglio, cioè disegnare.
Pagato.
Non dico da chi, ma posso solo dire che ho collaborato con qualcuno di davvero "potente", al livello sia economico che mediatico...mondialmente!!!
Ma torniamo a bomba...
Citando Bacone, sono assolutamente certo che in Italia ci voglia una immensa, gigantesca, popolare "Pars Destruens", sia tra i disoccupati che tra la gente comune...
Molti dei miei compagni di "camminata" forse non saranno d'accordo col mio giudizio, ma secondo me il flash mob di Sabato 16 non è andato bene...
Certo, per essere stato organizzato in poco più di due settimane, posso anche concedere che si sia fatto qualcosa di positivo, ma in generale quel che ho notato da parte della gente comune è stata la più totale indifferenza, alle volte sconfinante nel riso...
Camminavamo tra la folla impegnata a fare entra ed esci dai negozi, in piena frenesia da shopping, e se anche tra essi vi fosse stato qualche disoccupato, o precario ( e son certo che ce n'erano, a decine), di certo non gli fregava nulla di mollare tutto e seguirci...
L'Italia è un paese di vere e proprie teste di legno...
Finchè si tratta di protestare attraverso un monitor di computer, son tutti gagliardi e coraggiosi, ma quando c'è da scendere in piazza, diventano tutti remissivi, accomodanti e vigliacchi come non so cosa...
Il solito Qualunquismo ...
Poi, addirittura ci sono quelli a cui non gliene frega nulla, e ti rispondono " ma và, che cagata, non c'è disoccupazione, in italia lavora chi vuole lavorare"...
Per costoro il problema maggiore è scegliere quale pizza ordinare al ristorante...
A costoro, io rilancio con il più sonoro e accorato " vaffanculo!"...
Domani è un altro giorno, vedremo quanti saremo, qua da questa parte della barricata..
Non mi stupirei di sapere che tra noi c'è qualche loro parente, o loro stessi...

In ogni caso, come avevo già detto io, anche se alla "Passeggiata" fossimo stati in due soltanto, sarebbe comunque stato un bene, perchè lo scopo non era radunare una moltitudine di gente, ma mostrarci, fare "outing" mettendoci la faccia...
Io l'ho fatto, e devo dire che comunque sia andata, ciò mi fa stare bene...
Non ho altri pesi da portare, l'anonimato men che meno...

Marco Sambruna, il mio socio nell'organizzazione del flash mob, qualche giorno prima mi suggerì una frase su uno dei cartelloni...
Una frase che al momento mi parve solo indirizzata alle agenzie interinali, ma che sabato ho dovuto rivalutare con mio sommo rammarico...
"il disoccupato crea lavoro senza averne uno..."
Veritiera al 100%...
Difatti la nostra piccola manifestazione ha permesso a giornalisti e fotografi di fare il loro pezzo ( ben venga), e ai poliziotti impegnati nel servizio di Ordine Pubblico di farsi ben 4 ore di straordinario (suppongo, ma non credo di sbagliarmi...in ogni caso, - ringrazio e saluto i funzionari e gli agenti della Questura di Milano che ho avuto modo di conoscere...- ).

Pars Destruens...
Demoliamo i luoghi comuni e le frasi di circostanza...
Non si può e non si deve nascondere o sminuire un problema come la disoccupazione, bisogna prenderne atto e fare TUTTI un esame di coscienza, da nord a sud della penisola...
Ecco perchè ci stiamo preparando per "esportare" il flash mob oltre i confini del milanese, in quel di Roma, in Veneto, in Piemonte, a Napoli, a Palermo, ovunque ci siano disoccupati in cerca di un'occasione per gridare a tutti "noi ci siamo, non potete ignorarci"...
La disoccupazione è democrazia pura, colpisce tutti, senza discriminazione...
Non finirò mai di ribadirlo!
E inoltre...
Basta definizioni, basta con disoccupazione giovanile, over 40, over 50, precariato della scuola o di altra categoria...
Siamo tutti figli dell'assenza di opportunità, rendiamocene conto....
Se solo fossimo pronti per la Pars Costruens...
Allora sì che ci sarebbe da divertirsi...

in fede
Bruno, il Superdisoccupato

lunedì 11 luglio 2011

La Passeggiata dei Super-Disoccupati: iniziamo a mobilitarci !!


Ci siamo!!
Sabato si avvicina velocemente!!!
Cosa succederà?
Semplice, una pacifica, costruttiva camminata dei disoccupati a me più vicini (oltre a chiunque voglia aggregarsi), tutti insieme, con lo scopo di parlare con la gente comune, per far capire a tutti che la disoccupazione non è un problema isolato di pochi, ma un' ondata di malessere che investe tutti gli strati sociali.
la Passeggiata vede la collaborazione di Marco Sambruna, membro dell'associazione ATDAL over40 ( Associazione Nazionale per la Tutela dei Diritti dei Lavoratori over 40 ) dei quali invito tutti a visionare il bellissimo video "non siamo scarti" -video lettera al Ministro Tremonti.

quello che faremo è anche una sorta di "outing" di gruppo, che va contro la comune tendenza a nascondersi, a celare il problema della disoccupazione per vergogna, per orgoglio malposto...
Il messaggio è limpido: il disoccupato, non avevdo risorse economiche non può contribuire al mercato e all'economia di base del paese.
Tutti sono coinvolti, tutti dobbiamo collaborare per sconfiggere una piaga che dall'alto, la politica, non sa e non vuole risolvere...
Per questo ed altri cento motivi, così come la politica "esclude" noi dalla vita sociale e dai ragionamenti parlamentari, Noi escluderemo Loro dall'interazione con la popolazione...
La parola "politica" sabato sarà bandita...
Licenziati in tronco!
Perchè alla fin fine, essere senza lavoro è una sgradita condizione di vita che prescinde dalle idee politiche del singolo...
La disoccupazione è democratica, colpisce tutti, senza distinzione di sesso, età, colore politico o della pelle, orientamento sessuale o provenienza sociale...
Attualmente, credo sia più probabile trovare una cura per il cancro che una soluzione a tutto ciò...
Noi non abbiamo risposte, non abbiamo soluzioni, ma solo idee, che partono dall'aver sperimentato sulla nostra pelle tutte le problematiche del caso...
Andremo in mezzo alla gente, per strada, per confrontarci, per ricevere consigli, e perchè no, anche proposte di lavoro se dovesse essere il caso...




Cambio argomento, ma resto in tema...
Ieri sera, sono andato a Milano, in zona Niguarda per assistere alla proiezione del "corto" -Disoccupato in affitto-, di Pietro Mereu (che ho avuto il piacere e l'onore di conoscere) e Luca Merloni.

La circostanza, oltre a darmi la possibilità di conoscere anche tante altre persone accomunate dal mio stesso problema, mi ha dato parecchi spunti di riflessione...
Pietro si è recato in ben 9 città italiane, da nord a sud, con cartelloni a tracolla in stile "Uomo sandwich" con su scritto "disoccupato in affitto", per l'appunto.
Chiunque penserebbe " chissà quanti lavori gli han proposto...", vero?
Invece no.
Solo una serata, probabilmente a nero, in un locale notturno a LECCE, come aiuto barman...
Ma come?
Niente lavoro al nord italia?
Si, esatto, niente da fare al nord, nemmeno una proposta...
Un dato triste e sconfortante da sbattere in faccia a tutti coloro che sbandierano il contrario...
E non solo...
Una chicca: gli unici ad offrirgli un thè freddo son stati i gestori di un bar di GENOVA...
quando di dice che i genovesi son tirchi...

Bene, chiusa parentesi.
NOI sabato andiamo a manifestare...chi ci ama ci segua...

in fede
Bruno, il Superdisoccupato




L'evento:
Sabato 16 Luglio 2011
raduno a Piazzale Loreto, uscita metropolitana M1/M2, angolo via Andrea Doria dalle ore 15:30, partenza da Corso Buenos Aires ore 16:30.
ci si ferma per un'ora al Duomo, poi conclusione e saluto a Piazza San Babila...

IMPORTANTISSIMO!!!

ANCHE SE NON PARTECIPATE POICHE' LONTANI O NON INTERESSATI, PER FAVORE CONDIVIDETE SULLE VOSTRE BACHECHE di Facebook, su Twitter, sui Blog....
SAREBBE UN GESTO DI SOLIDARIETA' MOLTO GRADITO!!!!

sabato 9 luglio 2011

Ma che bella l'Italietta e la politica da bar !!!


Da quando abito qui a Concorezzo, in questa cascina rimessa a nuovo chissà quanti anni fa e lasciata a sè stessa, ho notato che attorno a me abitano persone, per lo più anziane, per lo più sole, che non hanno a disposizione più di 500 euro al mese...
Le loro storie sono le più disparate, ma una cosa in comune, a parte la vecchiaia e la solitudine, ce l'hanno...
la povertà.
Vorrei anche aggiungere la rassegnazione, ma non ho la presunzione di sapere con certezza cosa alberga nel loro cuore...
Intanto, mentre queste persone, come tante altre (ormai a milioni), versano in queste terribili condizioni, c'è un grosso numero di italiani che non fanno altro che ridersela del governo, degli scoop a microfono aperto di questo o quel politico, che si indigna ipocritamente condividendo notizie da blog o da agenzie di stampa su Berlusconi o Brunetta, ma restando con il culo sulle proprie sedie, al caldo,  in attesa dello stipendio o del venerdì sera da passare con gli amici.
Tanto che importa, sono gli altri a protestare...
Capisco che qualunquismo e menefreghismo sono lo sport nazionale dai tempi di Romolo e Remo, ma così non va assolutamente.


In Val di Susa ( no Tav) c'è chi prende bastonate, respira lacrimogeni per sostenere il proprio no alla costruzione di opere per l'alta velocità, invece nei bar di ogni città italiana c'è chi si improvvisa oratore criticando ora un partito ora un altro, sciorinando nomi e dati letti di sfuggita chissà dove, sfoggiando una conoscenza della politica pari a quella degli schemi di gioco dell'inter o della Juve.
Si sà siamo tutti un popolo di allenatori, ora anche di politici...
Come direbbe Andrea Pazienza: "facete zghifo facete !".
Lasciamo perdere và, e parliamo di cose serie...
In quel di Palermo, Francesco Carbone (se volete sapere di più su di lui e la sua battaglia andate qui ) si scontra non solo con l'indifferenza delle autorità, che sembrano continuare a considerarlo come un ectoplasma, ma anche con il menefreghismo degli stessi palermitani, che secondo me dovrebbero essere un po' più incazzati di tanti altri, per come vanno le cose...
Un mio appello personale: Non fate i coglioni e andate a protestare con lui, altrimenti vi meritate tutta la mafia e il malgoverno che avete...


Quanto a me, sto facendo 3 cose...anzi 4...
Sto scrivendo un libro, principalmente, anzi due, perchè  alla fin fine son d'accordo con Michael Moore...
Lui dice che quando uno è disoccupato deve scrivere un libro...
Ok...si può fare...
Continuo a vendere le magliette disegnate da me, e la cosa più divertente in tutto ciò è che coloro che ancora non l'hanno comprata sono i soliti ferventi fedeli cattolici baciapile che si battono il petto ogni domenica in chiesa, e magari devolgono l'8x1000 alla Chiesa Cattolica, quindi alla stessa Caritas che mi ha mandato bellamente a fare in culo perchè non avevo la residenza e non avevo diritto all'assistenza...
e non solo...poi ci sono quelli che ti dicono " ma io sono tuo amico!!!"...
Poi nei messaggi di stato, tra un gattino e l'altro, leggi che fanno viaggi attorno al mondo, e al ritorno cantano miseria e bestemmiano al governo...
Seconda cosa, sto attendendo un'entrata monetaria sufficiente per poter pagare una bolletta del gas arretrata (scaduta da quasi un mese), introito proveniente da alcuni "servizi" fatti, ma Dio vede e provvede, per cui attendo, come sempre....
Nel mentre sto cercando di allargare la cerchia delle mie amicizie e dei contatti, che è cosa buona e giusta, soprattutto in vista della "passeggiata" per milano che ho organizzato per il prossimo fine settimana.
Saremo poco meno di una decina di disoccupati incazzati come iene ma educati e rispettosi come chierichetti.

Sfileremo da Piazzale Loreto fino al Duomo, per poi chiudere in Piazza San Babila, con cartelloni a tracolla in stile "uomo sandwich", distribuendo volantini e parlando con la gente...
La manifestazione è prevista per sabato 16 Luglio, nel primissimo pomeriggio, a meno che la Questura di Milano non abbia a che ridire...
Lo scopo è sensibilizzare e far capire che, come dico sempre, il problema di pochi, coinvolge tutti...
speriamo bene...
Inoltre, domani sera, sarò a Milano, zona Niguarda per assistere alla proiezione del corto "Disoccupato in affitto" di Pietro Mereu...
Ottima occasione per conoscere un po' di persone e imparare qualcosa di nuovo ascoltando le esperienze di altri disoccupati come me....
Per chi fosse interessato a partecipare,  qui il link alla manifestazione.

Una bellissima idea mi giunge da una nuova amica, Monica...
Lei mi ha dato la possibilità di comprendere quanto i soldi non abbiano valore, quindi l'unica alternativa è creare una comunità motivata di gente che usa come valore reale le proprie conoscenze e abilità, scambiandole con altre...
Utopia, chissà, eppure al momento mi sembra una delle poche ottime, sensate, vie d'uscita per crescere e lasciarsi dietro lo sporco mondo di ieri, che tante lacrime e sangue ha sparso per seguire una logica capitalista che non ha più senso e che in tanti però continuano ad inseguire...

Passo e chiudo...

in fede

Bruno, il Superdisoccupato


venerdì 1 luglio 2011

per Loro è un fantasma...per me, Francesco Carbone!


Nella mia vita mi sono spesso imbattuto in persone che più di altre riescono a stravolgere gli eventi, dicendo, agendo, compiendo, azioni talvolta eccezionali...
Persone alle quali è impossibile non riconoscere un alto livello morale ed intellettuale.
Persone che però pagano, spesso, un prezzo molto alto.
Non necessariamente con la vita, o meglio, sì, con la vita, ma non nel senso che di solito intendiamo...
Si può morire in tanti modi...
Umiliati, calpestati, offesi, nella dignità, come esseri umani, innanzitutto, come cittadini e persone oneste in secondo luogo...
Francesco Carbone è un mio concittadino.
Uno di quelli le cui azioni ti fanno sentire nuovamente fiero di essere appartenente ad una data città, o nazione.
Francesco è Palermitano ( di Villafrati ), ma non solo, anche un grande italiano...
Partendo da una vicenda legata alle irregolarità da lui stesso riscontrate nel suo posto di lavoro ( presso una ditta all'interno delle Poste Italiane ), l'odissea di Francesco dura ormai da anni, ma senza la solidarietà e l'aiuto di cui tutti possiamo essere capaci, rischia realmente di non vedere epilogo.
Francesco è "il Denunciatore", colui che a forza di carte bollate in questura, sta querelando tantissime cariche pubbliche, dal comando di Guardia di Finanza cittadino fino allo strapagato parlamentare...
Per la casta egli è come fosse una sorta di fantasma, uno da ignorare, da svilire fino all'ultimo, in modo da far evaporare la sua vicenda come neve al sole.
Non entro nei dettagli, ormai la sua storia è praticamente di dominio pubblico ( se volete sapere di cosa si tratta poichè avete trascorso tutti gli scorsi anni a guardare Grande Fratello e partite di calcio andate qui ), ma una considerazione in merito voglio farla, perchè ha tanti punti che destano il mio interesse e alimentano sempre più la mia volontà di battagliare contro il sistema.
Francesco è vittima dell'indifferenza di chi ci dirige, adesso è persino disoccupato proprio a causa dell'ostracismo con cui lo hanno colpito ( l'unica azione di cui son stati capaci, in mezzo a tanto far nulla ).
Non hanno danneggiato soltanto lui, ma anche la sua famiglia.
La stessa indifferenza che ho provato sulla mia stessa pelle quando cercavo ( e cerco ancora ) le risposte ai miei perchè.
Arroganza, presunzione, supponenza, delirio di onnipotenza, incoscienza criminosa di chi ci dovrebbe governare ( qualunque sia il colore politico ), sono queste le sole "qualità" che emergono dalla storia di Francesco Carbone...
Il lato bello invece, quello scintillante, è la solidarietà di tanta gente, ma che ancora non è sufficiente....
Lui chiede siano svolti i processi, conseguenza delle sue denuncie e delle indagini ( che nessuno fa) che con tanto di prove potrebbero dargli finalmente ciò che gli è dovuto, cioè giustizia...
Semplice, chiara, lampante, meritata giustizia.
E' disposto persino a prender su di sè controdenunce per diffamazione, tutto, pur di arrivare a sedersi in un aula di tribunale faccia a faccia con i suoi nemici ( mica solo suoi )...
Allora, per far sì che ciò accada, chiedetegli l'add su Facebook, cercatelo, parlategli, ascoltatelo, diffondete a quante più persone potete il link alla sua pagina, leggete, informatevi, imparate i vostri diritti, la costituzione è stata scritta per voi, non esistono solo le leggi che vi affamano e vi costringono a strisciare come vermi nel fango...
Riprendete in mano le vostre vite, trovate il coraggio di porre fine a tutto ciò.
Non con stupide indignazioni, non solo cambiando il messaggio di stato sulla vostra bacheca ( e poi restando con il sedere incollato davanti al monitor), ma agendo da persone civili, tutte facenti parte di una vera comunità consapevole che il bene del singolo coincide con quello di tutti e lo influenza pesantemente.


"Il coraggio di denunciare"... è questo che io, nel mio piccolo, in nome suo, chiedo a tutti voi che mi leggete...
Mettiamoci in prima linea, come sta facendo lui, con lui, senza timori, senza dubbi...
Perchè domani chiunque di voi potrebbe diventare un altro "Francesco Carbone", ma non la vittima del sistema, non il fantasma, ma l'UOMO Francesco Carbone, il cui nome diventerebbe aggettivo di coraggio ed onestà.

Un solo corpo, essere uniti, solo questo può fare la differenza...
Noi contro di loro

Non molliamo

in fede
Bruno, il Superdisoccupato

mercoledì 29 giugno 2011

La Guerra ai Poveri....


Come se non me l'aspettassi...
Era prevedibile che dopo l'inchiesta si sarebbero levate parecchie voci contro me e La Repubblica...
Ma è giusto così, fa parte del gioco.
Nonostante tutto, è bello ritrovarsi in un paese in cui le opinioni sono diverse e ognuno dice la sua...
Attenzione però a cosa si dice.
Tralasciando l'aspetto prettamente giornalistico, qui parlo di me e dei disoccupati, e di ciò che l'inchiesta ha scoperchiato e alle relative critiche (o pseidocritiche) mosse contro lo "scoperchiamento".
L'immagine della classe media "che lavora" di questo paese e che esce fuori da certe discussioni è deprimente.
Molti son disposti a dire di tutto pur di difendere il proprio orticello, ma io son buono e li perdono.

Cazzate, io non sono buono e non perdono nessuno, perchè se mi ritrovo in questa situazione del cavolo, è in parte colpa mia (l'ho sempre detto) e in parte per colpa del sistema.
per essere più specifici, nella fetta di sistema che mi riguarda più da vicino ci sono aziende e agenzie interinali.

Partiamo da lontano.

Dell'esistenza delle "liste nere" ne avevo sentore già anni fa.
molti critici dicono che non esistono, peccato che in video, proprio una dipendente di agenzia interinale dica il contrario, vabbè.
Costoro che difendono a spada tratta le agenzie interinali poi, di contro dicono che i meno meritevoli, quelli che piantano casini, è giusto che non lavorino. E' un bel controsenso.
Stronzata immonda, obiezione respinta, la parola all'accusa.
A parte il fatto che questa è la più bieca delle giustificazioni, certa gente dimentica che costituzionalmente non si può negare il diritto al lavoro a nessuno, nemmeno agli ex carcerati, o ai tossicodipendenti, a NESSUNO insomma.
Il lavoro è un diritto costituzionale; mi spiace dirlo, ma se le agenzie parlano in questo modo, dimostrano di non essere all'altezza del compito, non essendo stati designati da nessuno giudici e carnefici.
Se lo fanno è perchè hanno avuto i soldi da investire ed aprire un'agenzia di lavoro, punto.
La privatizzazione dei servizi pubblici ha toccato tutti i punti del mercato, ma nel lavoro sta provocando uno scempio senza limiti.
in appoggio a tale scempio, anche le famose "leggi sulla flessibilità", per quanto sia sempre dispiaciuto per la triste fine di Biagi.

Non esiste dialogo in questi frangenti, non c'è comunicazione con il singolo "scomodo", ma solo un segreto silenzioso e letale.
Nessuno si prende la briga di andare a dire alla persona in questione di far meno il coglione, no, lo si esclude e basta, lasciandolo in un limbo senza fine e chi se ne frega se morirà di fame.
Certo, non dico che tutte le agenzie si comportano allo stesso modo, ma la regola pare essere questa...
Passiamo ad altro...
qualcuno, molto superficialmente, dice che io non trovo lavoro perchè mi presento male, o perchè in passato ho rifiutato alcune proposte.
A costoro rispondo "non sparate minchiate!"
Lo sanno anche i sassi ormai che ho perso tutto, che ho passato un'inverno intero con una felpa, qualche maglietta e due paia di pantaloni, e non ho certo potuto fare shopping per andare in giro in giacca e cravatta...
per come sono, vado ovunque.
Ho una figlia di 8 anni, per cui sarei un pazzo da rinchiudere se iniziassi a rifiutare le proposte di lavoro ( e non tralasciamo il fatto che anche io devo mangiare, pagare bollette e quant'altro, il sabato sera non vado certo in giro per pub e pizzerie come Lorsignori), anzi se proprio devo essere sincero sono proprio le agenzie che fanno storie quando mi candido per una ricerca.
La difficoltà maggiore la fanno per il mezzo di trasporto, che non possiedo più.
Quante volte mi son proposto in fabbriche o aziende varie, il profilo era perfetto, ma avendo io solo una bicicletta, e a volte nemmeno quella, era la stessa agenzia che decretava "no, troppi chilometri, cerchiamo qualcuno automunito", e magari il lavoro si trovava a 5, 10 km da casa mia...
se qualcuno capissse che ormai mi bevo 20 km come nulla, e sono tra le persone più puntuali di questo pianeta, di certo non farebbe problemi...

In quanto a collezione di risposte negative e bizzarre dalle agenzie, ne ho parecchie da raccontare...

"quell'annuncio è vecchio" è la più gettonata, eppure se guardi vetrine o giornali di lavoro, la ricerca è ancora lì, pubblicata e spesso "urgente"...
Più volte mi hanno obiettato la presenza, nel senso di bella presenza che non possiedo, relativamente a posti da commesso, e persino, una volta, comico a dirsi, per un posto in magazzino come addetto alle spedizioni e contatto col pubblico...
se consideriamo invece la mia candidatura a cameriere, oltre alla sopracitata risposta, qualcuno mi ha persino richiesto il diploma dell'alberghiero, ma fin qui tutto ok, può starci, peccato solo si trattasse di un paio di mansioni al Mc Donald's...
una sola volta ho titubato nell'accettare una proposta di lavoro.
Treviso. in una nota agenzia cercavano una persona automunita che andasse a montare i Gazebo di Forza Italia e stare lì 3 giorni per distribuire volantini e proporre tesseramenti.
Il lavoro è lavoro, ma l'agenzia fu abbastanza chiara, era necessaria l'auto per caricare il materiale, per cui amen.
Parliamo dell'odissea "inventario".
Proveniente da 7 anni passati in un magazzino grande come quello dell'Esselunga, come socio lavoratore di cooperativa, avevo (ho) una immensa esperienza di catalogazione del materiale, movimentazione, anche sugli scaffali...
Chissà perchè non sono mai stato preso in considerazione...
Han chiamato solo una volta la mia compagna (20 anni)... una sola volta nell'arco di un anno, mai me.
Parlando con lei, vengo a sapere che la media d'età delle persone reclutate non andava oltre i 25 anni.
questo fa pensare...

Sempre in Veneto, due anni fa, mi candido per un posto in Benetton, nessuna specializzazione richiesta, solo generici...
Al momento di presentarmi all'agenzia preposta, mi viene detto che cercano persone alte non meno di 1,75...
il macchinario per lavorare necessita operatori di un'altezza minima, e io, nanetto da 1.65, non sono proprio tagliato.
Da un contatto "amico", che lavora proprio nella mansione specifica descritta dall'annuncio, vengo a sapere che in realtà il macchinario non necessita di una determinata statura, in quanto posizionato ad un'altezza di 1.50, quindi abbastanza agevole...

penso che si cominci a capire perchè sono un po' incazzato...
Ma a qualcuno non basta, e c'è chi dice che io non capisco il meccanismo e le modalità di lavoro delle agenzie...
Si sà, quando qualcuno parla di qualcosa di scomodo, chi si difende attacca denigrando, sempre.

Secondo loro io non capisco un cazzo, loro invece amano il loro lavoro e lo fanno con dedizione e passione.
Lo dico qui, lo dico adesso...forse ci saranno anche delle agenzie serie, ma per lo più siete una massa di bottegai, che hanno investito in un'attività come un'altra, alla pari con chi si apre una lavanderia o un centro vendita di telefonini.
ci sono attività che rendono di più o di meno a seconda della richiesta del mercato.
c'è stato il boom delle fotocopiatrici, poi dei pc, poi le finanziarie, e adesso le agenzie di "somministrazione" del lavoro...
con una differenza, che le normali attività imprenditoriali non godono di finanziamenti pubblici, loro si, ecco perchè non chiudono mai.
Basta andarsi a spulciare le singole voci delle precedenti finanziarie, non è difficile, può farlo chiunque.
Finanziamenti per corsi di formazione per i candidati iscritti nei database (che nessuno fa), o bonus sulle assunzioni.
non ci credete?
Guardate qui

Bottegai, niente di più, niente di meno.
Non venite a parlarmi di passione, voi che mi liquidate in un minuto ai colloqui, voi che non ricordate nemmeno le facce di chi si iscrive, perchè io le facce e i nomi di tutti i disoccupati che mi scrivono disperati  me le ricordo.
Tutte.
non sono speciale io eh, siete negati voi!


Una delle osservazioni più comiche che mi siano state mosse proviene da una signorina per bene che mi sbatte in faccia la sua grinta e la sua costanza nell'inseguire il sogno di andare a lavorare dentro un'agenzia interinale (!).
La signorina in questione, si vanta di aver fatto 5 mesi da stagista GRATIS, "lavorando 8 ore al giorno senza pretese"...
un'eroina, probabilmente, una cretina, certamente.
non conosco persona che abbia veramente bisogno di lavorare, per mantenere una famiglia che si sia prestata a lavorare 5 mesi gratis...tipica sciaquetta figlia di papà, figlia degenere di un'Italia che esiste ormai solo nelle fiction più brutte e nella pubblicità.
Infine, c'è anche chi dice che io sto facendo tutto per avere notorietà, che nessuno mi ha investito come portavoce dei disoccupati, e che mi sto registrando il marchio (ignorante si dice LOGO) "Superdisoccupato per vendere magliette e altro...
mai sentito idiota più idiota di costui...
100 magliette, stampate grazie all'aiuto di gente per bene e solidale, e vendute quasi tutte (8 disponibili ancora), grazie alle quali ho potuto mangiare come un essere umano e pagarmi le bollette...
che risponda lui a una media di 300 mail di disoccupati disperati che arrivano quasi ogni giorno nella mia posta, che mi ringraziano per aver dato un po' di attenzione al problema (di cui tutti se ne fottono) mettendoci la faccia....

Ora, io ovviamente, sto facendo la figura di chi nutre un odio sviscerato per le agenzie interinali, ma in realtà non è così.
Se c'è una persona che apprezza il vero professionismo e la trasparenza di chi fa bene il proprio lavoro, quello sono io.
Il problema è che purtroppo la mia esperienza ha condizionato il mio giudizio.
Se la Magistratura, o le Associazioni Consumatori, prendessero spunto dagli indizi dell'inchiesta di Repubblica per andare a fondo nella questione, io sarei il primo a gioire, qualora cadessero teste e mele marce.
Ma questo è un sogno utopistico che non vedrò mai.
Quanto a me, potete gridare quanto volete che son stato strumentalizzato, che mi hanno usato per vendere giornali (ahò, ma se non vendono giornali, di cosa campano giornalisti ed editori ?), potrebbe anche essere una strumentalizzazione "reciproca"...
Io ho trovato nuove possibilità professionali, son cresciuto, sto crescendo, ho conosciuto tante persone stupende, ho capito come risolvere i miei problemi, a me va bene così.
sempre meglio essere strumentalizzato da un giornale autorevole come La Repubblica che schiavo morto di fame alla mercè delle agenzie interinali, un male sicuramente peggiore e pericoloso...
Ho passato 3 anni aspettando ogni volta di essere selezionato da una qualsiasi di esse, 3 anni infernali, conditi di speranze, attese vane, colloqui, telefonate, piedi distrutti e sanguinanti per i chilometri fatti, disturbi alimentari, depressione, fughe, bollette non pagate, pianti, mal di testa, fame, rabbia, frustrazione...
Non esiste cifra al mondo che possa ripagarmi di tutta questa sofferenza...
Non crediate che le vostre critiche, o scuse possano scalfire la mia volontà di combattere...


La cosa più divertente è che io son solo uno dei tanti...
Cosa succederà appena saremo tutti insieme, uniti come in un solo corpo?

in fede
Bruno, il Superdisoccupato


ps.
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