giovedì 15 maggio 2014

...anche grazie alla Rai




Qualche giorno fa avevo segnalato un caso di malasanità a Palermo con un post.

L'ASL di Palermo aveva prospettato al signor Sergio Monaco, malato di PSP e alla sua famiglia, ben 6 mesi di attesa per avere l'assistenza sanitaria cui aveva diritto, una cosa inconcepibile vista la gravità della malattia, ormai in fase terminale.

Come mio solito, ad ogni post in genere faccio partire una mailing list verso diversi miei contatti, tra giornalisti, blogger, media e tv, giusto per diffondere e far diffondere.

La più pronta nel rispondere "presente" al mio appello è come sempre Rai 1, nello specifico la redazione di uno dei programmi di attualità ( non faccio nomi dei redattori per privacy e non dico il programma...) più seguiti della nostra tivù pubblica, la stessa che fece rimbalzare anni fa la mia storia e in seguito altre mie segnalazioni riguardanti altri casi.
Dopo un paio di telefonate, la Rai, per dirla in breve, si rende disponibilissima per venire a fare un servizio in diretta sulla storia dei Monaco.


Questa volta però non è necessario esporre il "caso" sui teleschermi di milioni di telespettatori, sia per il (più) che lecito desiderio alla privacy (almeno in tv) dei Signori Monaco, sia per l'intervento "a gamba tesa" del sottoscritto presso gli uffici ASL.

Cosa è successo?

Semplicemente che la moglie di Sergio, Irene, messa alle strette dall'Asl richiede il mio intervento personale e, dato che in genere ho un'ottima parlantina alla quale all'occorrenza si aggiunge una totale assenza di pelo sullo stomaco, vado con lei all'ASL stessa, assieme anche all'agguerrita cognata, Lucia.
Dopo un paio di ore di attesa, una successiva mezz'ora di acceso dialogo tra noi e gli svogliati impiegati dell'ufficio palermitano, sfodero la minaccia (provata da schermata di Ipad con tanto di mail e blog aperti per l'occorrenza ) di mettere alla luce il caso sui media.

A questo punto, magicamente, dopo un paio di telefonate tra burocrati ed impiegatucoli, i 6 mesi di attesa diventano 6 ore.
Caso risolto quindi, almeno fino al 12 giugno, giorno in cui l'assistenza a domicilio per lo sfortunato Signor Sergio dovrà essere rinnovata per un altro periodo, magari stavolta, speriamo un po' più lungo.

Un altro punto a favore del Superdisoccupato e un rinnovato grazie alla Rai per la disponibilità mostrata.

In fede

Il Superdisoccupato



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