lunedì 25 luglio 2011

un nuovo corso per Bruno e i Superdisoccupati...


Ufficialmente la conferma c'è.
Ora posso anche dirlo...
Ho trovato lavoro.
Sissignori.
Bruno non è più un disoccupato.
Il caso ha voluto che trovassi lavoro nel campo che amo di più, il disegno, la pubblicità, facendo semplicemente una delle cose che come respirare mi vengono più naturali...disegnare, appunto.
Non sarò generoso nel narrare i dettagli, non mi è concesso, ma sappiate che i 3 anni di disagio e di sofferenza volgono al termine.
Giusto il tempo di arrivare al primo stipendio.

Ma la cosa più importante adesso è capire cosa resta del Superdisoccupato.
Secondo logica, se fossi il classico qualunquista italiano cavalca-crisi, dovrei dire addio a tante cose, tanto chissenefrega, non sono più un disoccupato, che gli altri se la sbrighino da sè....
Invece no.
Anzi, al contrario, poichè tutto ciò di cui ho parlato nei mesi precedenti lo sentivo e lo pensavo sul serio, adesso, scelgo di continuare a combattere, con rinnovati vigore e motivazione, con un pizzico di lucidità in più.

Sono contento.
Alla faccia di chi mi diceva che facevo la vittima, che ero negativo e che attraevo la mia condizione come una lampada con le falene.


Alla faccia di Berlusconi e del suo milione di posti di lavoro, di Brunetta e delle sue minchiate da ominicchio...
Tutte cazzate...
Anche quando non lo dicevo, continuavo a cercare, a mandare cv, book, esplorare vie alternative, e alla fine, la vita mi ha sorriso...
E' stata una stupenda combinazione di elementi, tanta fortuna, è vero, ma non ho mai perso la fiducia e ho recuperato me stesso, quello che so fare, il mio talento, la mia natura più vera, e alla fine ho vinto io.
Non ha importanza il come, ci sono arrivato e amen!
3 anni di bestemmie, di privazioni, di rinuncie, di rimpianti, iniziative, progetti...
Ho accumulato un bagaglio di esperienza non indifferente, mi sono testato in condizioni avverse, come un fuoristrada vincente alla Parigi -Dakkar, e adesso voglio fare di più per chi ancora non ha raggiunto quel traguardo che a me invece è stato concesso di varcare.

"Bruno e i Superdisoccupati" si trasforma un'altra volta, e diventa semplicemente "i Superdisoccupati"....
La prima persona del discorrere diventerà un plurale, e chi scrive dirà ancora di più, aprendo il fuoco come non mai sul sistema errato in cui viviamo, sulla politica assente ed imbelle, sul qualunquismo, sull'indifferenza e l'ignoranza che sconfina nel luogo comune.


Ripeteremo l'esperienza della "passeggiata dei Superdisoccupati", e oltre al flash mob creeremo ancora più ramificazioni della nostra rete di contatti, faremo associazioni per un aiuto concreto, sia per il vivere quotidiano che per la semplice ricerca di lavoro, ascolteremo, consiglieremo, pubblicheremo, proporremo contenuti di ogni tipo, per far uscire allo scoperto lo schifo che ci circonda ed esaltare il meglio di noi stessi, la parte migliore di questo macinato paese, noi, l'anello debole, noi, i messi da parte, noi con le ossa spolpate, noi, i conquistatori di una nuova vita degna di questo nome.

in fede

da oggi...
I superdisoccupati

1 commento:

Colonnello Kurtz ha detto...

Il mondo è sempre stato diviso in due categorie: prima c'erano i ricchi e i poveri, poi i vincenti e i perdenti, adesso ci sono i Divoratori e gli affamati.
I primi divorano la polpa e poi gettano le ossa spolpate ai secondi i quali si accalcano gli uni sugli altri per contendersi gli ultimi brandelli di carne.
L'unica vera rivoluzione è sapere che chi ci getta le ossa non lo fa per generosità ma perchè ci vuole dipendente da lui: schiavi & contenti.
Chi conosce, conosce la verità; chi conosce la verità non può essere ingannato; chi non può essere ingannato ha il potere su se stesso: questo è il nuovo corso.
"Ciò che detesto di più al mondo è il puzzo nauseabondo della menzogna" (Colonnello Kurtz, Apocalypse Now).