lunedì 2 maggio 2011

...invitato speciale

Mentre il mondo si beve l'ultima cazzata "made in Usa" riguardante un'improbabile uccisione di Osama Bin Laden con tanto di foto tarocco del viso martoriato di un certo signor Caio, io trascorro i giorni seguenti al mio ultimo viaggio cercando di fare mente locale e continuare a capire cosa dovrò fare della mia vita.

sono stato ad Imperia, ospite delle mie nuove amiche conosciute su Facebook, un gruppo di pazze scatenate dal cuore d'oro, che mi hanno contagiato di allegria ed energia.



 a loro va sempre il mio più sentito ringraziamento per tutto, mai conosciuto persone più splendide...
Imperia è un piccolo paradiso, un po' come tanti altri posti della Liguria, una terra di cui ci si ricorda solo una volta all'anno, quando si apre il sipario del Festival della canzone italiana, poi, più nulla.
mare stupendo, un sole luminoso come fosse la Sicilia o quasi, vicoli, terrazze e persone allegre e spiritosissime ma dall'animo malinconico e profondo...



dopo aver passato due giorni stupendi con le mie nuove amiche e tutto il gruppo (anche se con defezioni dovute agli impegni personali) di ritorno verso Milano, faccio una sosta di poche ore a Genova, per incontrare di persona il mitico Avvocato.





Lui è uno dei primi ad essersi mosso verso di me con tanta attenzione e cura, già da Dicembre del 2010...
tra noi c'è già un buon rapporto di complicità, lui sa cosa cerco e io so cosa ha in mente lui...
le parole alle volte sono superflue...

tornato a Milano, passano solo pochi giorni e sono nuovamente sul treno, destinazione Roma, di nuovo.

Stavolta è un impegno "sindacale"...
ospite di una manifestazione della CGIL, la presentazione del numero del 1° Maggio del settimanale di informazione Rassegna Sindacale, mi trovo davanti alcuni pezzi grossi, tipo Epifani, Serventi Longhi, Trizio, Rosina...
Dovrei ormai essere abituato alle "comparsate" pubbliche, però sono ugualmente emozionato.
La manifestazione tra l'altro va in onda in diretta in radio.
Dopo aver assistito alla bella performance dell'attrice Antonia Fama sul tema del precariato, vengo chiamato a porre una domanda a Guglielmo Epifani, introdotto così a freddo nel contesto della serata.
In realtà io non ho preparato alcuna domanda per Epifani, e così improvviso, chiedendo cosa può fare lo stato per gente come me, senza lavoro e senza possibilità di vivere...
lui risponde in politichese, parlando di ammortizzatori sociali et similia, ma ripensandoci, a me le sue risposte non convincono, anzi non mi soddisfano per nulla, ma il tempo è tiranno, e così Epifani, guadagnata l'uscita con colonna sonora di applauso, mi saluta con una stretta di mano calorosa e va via.
restiamo solo io e Serventi Longhi, non ospite, ma presente in sala...
le domande a mo' di intervista che mi vengono poste trattano i temi più disparati...perchè io sono io, cosa ho capito dall'uso di internet e cosa spero per il futuro (tipo scena finale di Rocky, ma manca Adriana...)...
le mie risposte sono politicamente corrette, fino a quando mi si chiede qual'è il mio rapporto con il sindacato...
alchè mi scaldo un po' e dico la mia...
il sindacato non mi serve a nulla, non è un'agenzia di collocamento e serve solo ( e forse manco) a chi ha già un lavoro...
avendo ingranato la quarta e rotto gli indugi dovuti all'emozione, mi sento carico e pronto a sparare a zero su tutto e tutti, sentendo un nodo di rabbia e frustrazione accumulato da anni salire dalla gola...
E' la mia occasione, lo sento, stavolta vomito tutto lo schifo dei miei ultimi 10 anni, lo faccio, si si, lo faccio, ora faccio il culo a tutti...
e invece no...
Passano la parola ad altri, e io resto seduto sul divanetto del "palco" ascoltando il resto degli interventi...
mi resta tutto sullo stomaco come un quintale di merda non digerito...
"Pazienza", penso io, adesso, mi sfogherò durante la serata nelle innumerevoli conversazioni in cui mi intratterranno tutti...
Nemmeno questo.
Avete presente quello che succede quando muore il parente di qualcuno e tutti i conoscenti evitano a tutti i costi le conversazioni per timore di dire qualcosa a sproposito?
ecco...è questo che succede a me...
nessuna coversazione, nessuna conoscenza, passo le successive due ore da solo, isolato e non calcolato da nessuno.
ogni tanto un sorriso, una battuta di striscio, ma nessuno si ferma a parlare con me.
comincio a risentire quella sensazione di indifferenza o di disagio che mi colpiva i primi tempi del mio appello in rete.
inorridito dalla cosa, saluto gentilmente e me ne vado.

Dopo un'oretta di passeggiata a piedi per le strade di Roma, raggiungo l'hotel dove mi hanno prenotato la camera per dormire (un albergo a 4 stelle da 130 euro a notte, alla faccia degli sprechi e dei precari), ma prima mi compro una pizza personalizzata, mi piazzo a mangiare davanti la tele, sorbendomi tutto Ballarò.

l'indomani, appare Razzi, il grande Razzi, aggiungo.
appuntamento alle 8:45 del mattino, salgo sul Taxi, ci rechiamo alla redazione de La Repubblica...
quello che vado a fare lì è un segreto, lo sveleremo solo tra qualche settimana...
l'unica cosa che posso svelarvi è questa foto:


conclusione...
ma è mai possibile che in Italia ci beviamo tante cazzate dai politici senza dire una parola?
è mai possibile che non ci si renda conto che ci sono due o tre generazioni di falliti senza lavoro che stanno alla finestra aspettando solo di morire?
è mai possibile che si possa trovare un cazzo di contatto lavorativo solo avendo un minimo di 3000 amici su facebook e sotto quella cifra nulla di nulla?
è mai possibile che io debba andare ospite alle manifestazioni perchè sono uno che non ha realizzato nulla piuttosto che magari farlo per aver compiuto qualcosa di eccezionale?
è mai possibile che in questo paese per riuscire a realizzarsi bisogna per forza scendere a compromessi, sempre ammesso che si abbia gambe lunghe e quarta di reggiseno?

in fede
Bruno, il Superdisoccupato

1 commento:

Anonimo ha detto...

Finalmente incazzato! Ultimamente ti sentivo troppo pacioso, quasi democristiano ;))
ciao
Marco Galati