lunedì 9 maggio 2011

io protesto, tu protesti, egli dorme... una coniugazione all'italiana.


L'Italia è sempre stata una nazione dove alla gente non va mai bene nulla, nemmeno quando le cose vanno bene davvero...
Ci si lamenta di tutto, del freddo in inverno, del caldo in estate, della fila alla Posta anche se davanti si hanno 3 persone soltanto, oppure degli impiegati che si girano i pollici se non c'è nessuno...
Ci si lamenta del ritardo dell'autobus, ma se arriva in anticipo "cazzo proprio adesso che mi ero acceso la sigaretta..."
Ci si lamenta della Sinistra al potere e della Destra che non sa fare opposizione...
poi, ci si lamenta della Destra che governa e della Sinistra che non sa più fare la voce grossa...
Come si suol dire "largo non va, stretto non viene..."
prima si loda i Giudici che fanno piazza pulita delle lobby poi ci si incazza perchè i giudici sono "di parte"...

Stiamo vivendo una stagione travagliata sotto tutti i punti di vista, sociale, economico e politico, caratterizzata da tensioni e da un continuo susseguirsi di accadimenti e opinioni nei confronti degli stessi...
si litiga per strada, si litiga in tv...
Lo sport nazionale, cioè la lamentela, gode attualmente un'opportunità non indifferente di rilancio.
Ogni giorno se ne sentono sempre di nuove, protestano tutti, i precari, i trasporti pubblici (ma quelli non mancano mai di lamentarsi da sempre, con le loro ottime ragioni...), la scuola, i disoccupati, gli sfrattati, gli operatori della sanità, gli studenti, i metalmeccanici, gli immigrati...
Insomma, l'Italia è un paese che protesta vivamente, protesta con veemenza, ogni giorno.
penso però che il nostro paese sia stracolmo di "quaquaraquà"...
ovviamente questa mia affermazione è provocatoria...

No, dico, secondo voi, in un paese che protesta così tanto ad ogni occasione, è possibile che non si sia mai riusciti a cambiare radicalmente le cose?
mai un colpo di stato, un golpe, una rivoluzione, un evento riformista talmente grande da accontentare le esigenze di tanti, se non di tutti...
no, nulla...
A parte qualche timido segnale di accordo quà e là dopo uno sciopero non c'è nulla, nulla di nulla.
da ciò deduco un paio di considerazioni....
che tutta la gente di cui leggo le "indignazioni" sul web siano soltanto modaioli del gesto, ma non dell'azione, e che poi, alla fin fine, aldilà delle lamentele, stiamo tutti contenti del nostro orticello in cui crescono cellulari, scudetti di calcio e pizze al sabato sera...
Se per caso qualche poveretto viene pestato a sangue dalla legge durante una manifestazione, basta cambiare messaggio di stato su Facebook e condividere, oppure con un sms mandare 1 euro alla popolazione del Vaffanculistan e la coscienza è a posto, io ho fatto il mio dovere e non rompetemi più le palle.

No, così non va bene, permettetemi di dirlo.

Non va bene restare seduti davanti al computer a condividere opinioni, non va bene darsi alla New Age e concentrarsi su un pensiero positivo sperando che si realizzi, non va bene essere imboccati di falsa informazione dalla mattina alla sera, non va bene essere sballottati da una tassa all'altra, fare spallucce se per fare 3 km in auto dobbiamo sborsare 10 euro di carburante, non va bene se la spiaggia in cui andiamo da trent'anni l'hanno regalata a due generazioni di bottegai che si arricchiscono, non va bene se per castrare un evasore fiscale la Guardia di Finanza deve prendere appuntamento una settimana prima....
Non va bene nulla

Nulla.

Cosa volete fare a questo punto?
Ma sì, condividiamo con un click, che stasera siamo in festa per lo scudetto del Milan e domattina qualche cretino strapagato continuerà a parlare del Grande Fratello...

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