lunedì 14 marzo 2011

la svolta inaspettata



Nell'ultima settimana è successa qualcosa che ha stravolto la situazione...
No, non ho ancora trovato lavoro...
Ho solo trovato delle motivazioni in più, per fare qualcosa di più, non solo per me stesso...

Alle volte capita, specialmente quando si ha poco o nulla, di essere troppo concentrati su se stessi, sulle proprie disgrazie...
E' comprensibile, è umano, chi non lo farebbe...
Eppure probabilmente quello è il momento più adatto per allargare il cerchio.

Cosa è successo nello specifico?
L'iniziativa "una mail per Bruno" ha avuto degli effetti alquanto bizzarri...
Si, i miei amici di facebook hanno inviato le mail come avevo chiesto, e le risposte sono arrivate...
Ma non come previsto...
Meglio.
La Repubblica, noto quotidiano nazionale, ha risposto all'appello.
Prontamente, senza riserve.
Nella persona di Massimo Razzi, che di certo non ha bisogno di pubblicità, ho potuto trovare un'ottimo referente per poter raccontare e divulgare la mia storia, esporre il mio disagio e migliorare qualitativamente la  ricerca di una soluzione.

E' successo di più.
Dopo la pubblicazione dell'articolo sul sito de La Repubblica, si è scatenato il finimondo.
La mia pagina Facebook, nel giro di 24 ore contava circa 350 richieste di amicizia, 200 e più messaggi e altrettanti post in bacheca.

Dopo 48 ore le cifre erano più che raddoppiate.
Al momento conto 965 amicizie...

Certo, i messaggi per i quali ero più ansioso erano quelli con proposte di lavoro, ma col passare dei minuti mi sono reso conto che c'era di più.
Circa il 70% delle parole di conforto e solidarietà provenivano da altri disoccupati...
gente proprio come me, in situazioni se non analoghe, decisamente peggiori...

Ecco da qui la decisione di cambiare il nome del blog al plurale...
Bruno e i Superdisoccupati

Sconcertato, indignato, arrabiato, frustrato, rassegnato, un popolo intero di persone che nella vita stanno soltanto sbattendo la faccia...
Alcuni persino con reali, gravi problemi di salute.
Gravi, con "G" maiuscola...quelli dai quali ti salvi a malapena solo se hai soldi e fiducia nella vita...
...di certo non se sei disoccupato, in balia delle "MUTUE", stanco ed avvilito per le porte chiuse.

Non voglio fare il Savonarola o il vendicatore mascherato degli oppressi e degli sconfitti.
No.
Voglio solo dare una mano proprio nel momento in cui IO ho bisogno di una mano.

Vorrei poter dire e far dire alla nostra classe dirigente quanto sia stato deleterio il lavoro da loro svolto finora e quanto danno abbia portato a chi si affacciava alla vita con la speranza e l'entusiasmo di chi vuole vivere davvero, anche per poter cambiare il mondo.

Siamo stati cambiati a nostra volta...
in maniera disastrosa.

In tutto ciò non c'è nessun impegno di parte.
Nessuna faziosità politica, e nessun tentativo di scalata o di arrivismo.
E' solo voglia di risollevarsi.

Non ci meritiamo di sopravvivere e basta.
Non ci meritiamo di morire nel silenzio.
Non ci meritiamo di affogare nell'indifferenza.
Non ci meritiamo un numero nelle statistiche che prenda il posto del nostro nome.
Non ci meritiamo le spallucce dei politici, degli economisti e dei manager d'assalto.

Siamo tutti superdisoccupati.
Dateci ascolto.
Mettiamoci la faccia.
Forse a qualcuno piace scommettere sulle nostre vite, ma da questo gioco terribile e cinico ne usciranno sconfitti.
Che siano pronti a scommetere le loro calde, comode, sedie.

Perchè in fondo, cerchiamo di capirlo, se una generazione, due generazioni escono sconfitte e distrutte dalla mancanza di opportunità, siamo sconfitti tutti.
Nessuno escluso.

Bruno

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