giovedì 31 marzo 2011

L'Italia? ...un gran casin(ò)!!


in genere cerco di non entrare in merito a quanto dice e fa Silvio Berlusconi.
non sono un politico, non credo comunque che sia produttivo fare opposizione soltanto ponendo come argomentazioni le sue sparate populiste e i suoi comportamenti privati, legali o meno.
però ieri, vedendo i servizi tv riguardanti la sua visita a Lampedusa, tra le tante cose che mi hanno fatto gelare il sangue nelle vene c'è stata una frase pronunciata dal Presidente del Consiglio che più di tutte mi ha fatto saltare letteralmente in piedi dalla sedia...
“Lampedusa sarà sede di un casinò”...

questo, se mi è concesso, è solo uno dei tanti motivi per cui io odio profondamente il modo di pensare e di vivere che abbiamo assunto noi italiani.
sia in maniera volontaria che non...
mi spiego...
come dicevo tempo addietro in un vecchio post, rimango sempre inorridito vedendo file e code di anziani, giovani davanti ai banconi delle tabaccherie, delle sale giochi, ricevitorie, in attesa di spendere i propri euro in giochi d'azzardo...
ormai li conosciamo tutti...
gratta e vinci, superenalotto, lotto, 10 e lotto, scommesse ippiche e sportive, senza contare l'ormai modaiola passione per il Poker online...
le macchinette, i video poker poi, sono strafamosi anzi, stra-famigerati...



la cosa che mi fa letteralmente imbestialire è che tale diffusione ha avuto un picco proprio in questi ultimi 18 anni.

non è un caso che la parola "Casinò" esca fuori dalle labbra del nostro "amato" Silvio.

ricordo ancora quando si diffuse la notizia che Emilio Fede, la notte di Capodanno del 1998 azzeccò dieci banchi consecutivi a Chemin de Fer e vinse un miliardo di lire al casinò di Montecarlo...

ecco, tutto ciò mi mette parecchio in imbarazzo...
non sono esempi che devono essere messi davanti alla gente, in un periodo così difficile, duro come quello che stiamo vivendo.
milioni di disoccupati, decine di migliaia di famiglie con l'acqua alla gola, cassa-integrati, pensionati sulla soglia della povertà...
nonostante tutto però il gioco è tanto, tantissimo diffuso.
anche tra chi ha poco e nulla, anzi, soprattutto.
perchè il sogno di una vittoria facile, di una vita di rendita, è una chimera troppo bella da cancellare dai pensieri e corrode come un tarlo mortale anche la mente più solida ed acculturata.
dobbiamo dirlo, anche il vizio del gioco, è uguale per tutti
ecco, io dico basta anche a questo.
in che senso dico basta?
so che non sarà possibile al momento cambiare e convincere le persone, i comuni mortali...
so che non è possibile al momento nemmeno annullare o abbolire tale scempio.
però limitarne la diffusione tramite pubblicità o tramite "sparate pubbliche" si.
come accadde per le sigarette.
tutti le fumano, tutti le comprano, ma almeno adesso non vediamo più le pubblicità in tv e sui pacchetti c'è scritto che fanno male.
certo anche sui tagliandi di gioco c'è scritto che bisogna farlo con moderazione, per carità, ma intanto tutti i giorni a tutte le ore del palinsesto tv,  sui giornali, in rete, abbiamo davanti sempre questo richiamo al suicidio.
è vero, è un suicidio, non c'è altro modo per chiamarlo...
è come se ci dicessero "buttati sotto il treno, se sopravivi, forse, sarai felice per sempre..."
ci son tanti motivi per dire no a tutto questo.
i soldi aiutano ma non ti rendono felice.
i soldi non ti cambiano in una persona migliore, nè agli occhi di te stesso nè a quelli degli altri.
un infelice resta infelice, passato il momento di euforia della vincita.
siamo un popolo di poveri ormai, però giochiamo al superenalotto.

lo stato continuerà a rimpinguare le casse con i nostri soldi buttati al gioco, lo so...
ma non voglio che questa possibilità sia diffusa come la più gioiosa delle soluzioni, alla luce del sole, in faccia alla miseria e alle difficoltà della vita.
Vostro Onore, se noi non sappiamo salvarci, allora io invoco l'infermità mentale, e chiedo allo stato e al monopolio lo stop alle pubblicità sul gioco d'azzardo per circonvenzione di incapace!!

Bruno

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro Bruno,

dici di non volerti esprimere sul "vostro amato" Silvio . Io invece credo tu debba farlo. Perchè le scelte politiche centrali, hanno poi ripercussioni sulla vita quotidiana di tutti noi.
E da quanto si vede in giro, non è una bel vedersi.
Per giudicare un Governo basta rispondere alla domanda:" sei felice?". Se la risposta è negativa qualche responsabilità ce l'avrà pure la masnada di corrotti e farabutti che bighellona in parlamento, o no? Per il resto, concordo in toto sul fenomeno dei "gratta e vinci". Ma non demonizzerei gli aspiranti milionari. ciao Marco Galati

Il Superdisoccupato ha detto...

ciao Marco, felice di leggerti anche qui...
no, non demonizzo...prendo solo atto che se da un lato stiamo prendendo le distanze da un certo modo di fare che ci viene propinato dall'Alto, dall'altro invece ci avviciniamo sempre di più a quei modelli, e secondo me è un controsenso...
non mi esprimo su Berlusconi, non perchè non voglia prendere posizioni, anzi, ma perchè lui rappresenta la punta dell'iceberg...
bisogna opporsi ad un sistema ben più radicato, senza soffermarci sulla superficialità di certe figure...ma credo che mi abbia capito...
un abbraccio!