venerdì 18 marzo 2011

Ok corral infinito...



Legge d'attrazione, legge di Murphy, legge di gravità, legge di Dio, legge degli uomini...
...qualunque sia il dettame di questo universo la mia vita non cambia...
se mai ho peccato in vita mia l'ho fatto davvero quando ho pensato che tutto ciò potesse davvero cambiare le cose...

Non è che ci siano variazioni significative...
Ogni giorno utile lo uso senza risparmiarmi...
Allo stesso modo di prima.
6:30 del mattino, qualche volta le 7...
Mi alzo dal letto, bevo un caffè, consulto cartine e mappe in rete, telefono, prendo appuntamenti, esco...
Se ho soldi compro il giornale degli annunci, ma tanto son sempre gli stessi...
Stesse agenzie, stessi specchietti per le allodole...
Mimetizzato tra studenti pendolari, gruppetti di peruviani e nordafricani infreddoliti la mattina prendo l'autobus, a volte per andare a Milano, altre a Monza...

La partenza è sempre sull'allegro andante, speranzosa, energetica...
qualche volta nel riflesso del finestrino dell'autobus intravedo la mia espressione quasi gioiosa, come se vedessi un fantasma benevolo...
Sensazione che dura sempre troppo poco...
Mi basta arrivare alla prima agenzia e sentirmi dire "no, non abbiamo nulla al momento, ci faremo sentire noi..." e tutto crolla come un castello di carte.

Frasi che sento sette, dieci, venti volte nell'arco di mezza giornata, intervallate dal rumore delle mie scarpe sul marciapiede, dalle auto che passano veloci per strada...
dove andranno mai poi tutte quelle auto?
possibile che io sia l'unico in strada a non aver un posto verso cui sfrecciare veloce?
perchè solo il mio mondo deve essere così terribilmente lento?...
Qualcuno, alle mie spalle parla d'affari al cellulare..
Un uomo in giacca e cravatta, sulla cinquantina, borsa a tracolla, evidentemente avrà un portatile lì dentro...

Due amiche conversano sulla serata del sabato precedente al locale "tal dei tali"...
Un ragazzo marocchino seduto per terra vende la propria mercanzia, occhiali, berretti di lana, cinte e accendini...
incontro il suo sguardo...
lo saluto portandomi la mano al petto, all'altezza del cuore, e lui mi risponde con un mezzo sorriso compiendo lo stesso gesto...
Salam aleik...


Passo davanti ad una scuola...
I ragazzi escono, tra schiamazzi e tentati abbordaggi alle figliole di turno...
Alcuni fuggono a bordo di scooterini multicolori, altri si rintanano nell'auto in seconda fila della mamma o del papà che li aspetta col motore acceso, come rapinatori all'ingresso di una banca...
Qualcun'altro si infila correndo nella panineria a fianco, occupando velocemente un tavolo e trascinando rumorosamente un paio di sedie per far posto agli altri che sopraggiungono ridendo e parlando del prof di matematica...
Non sanno cosa li aspetta dopo questi anni spensierati.
Una volta ero come loro...
Quanto sono cambiato, quanto è cambiato tutto...alle volte fatico a rendermene conto.

Non c'è un metodo per accelerare il battito del cuore e riportarlo a quando avevo sei anni e le giornate mi sembravano lunghe il triplo?
Sta scappando tutto via così velocemente che non riesco a sfruttare il tempo come vorrei...

La giornata giunge al pranzo.
per gli altri forse...
Io decido di saltarlo a piè pari per non spendere soldi...
Termino il tour verso le 15, risalgo sull'autobus e in 40 minuti son di nuovo davanti la porta di casa, esattamente, tragicamente, identico a come me ne ero andato...
solo molto più intristito, abbrutito e scontroso...

Alle volte decido per disperazione di continuare fino alle 17, le 18, a seconda dell'orario di chiusura di alcune agenzie.
Rientrato in casa mi butto sotto la doccia, come se servisse a lavar via tutto il brutto che c'è per strada e in generale nella mia vita .
C'è di che star freschi...
Non serve nulla...
La frustrazione ti resta incollata anche se strappi la pelle e la cambi con quella di un altro.
Certi fallimenti vanno dritti al cuore, e ti segnano pian piano, modificando le tue reazioni, il tuo carattere, facendoti dire e fare cose che qualche mese prima non avresti mai detto o fatto...
Rendersene conto può essere un bene, ma a che serve?
Non cambi tu ma non cambia nemmeno il mondo...
Allora è meglio modificarsi e cercare di diventare come il mondo ti vuole?.
E' bene tutto ciò?
cosa è più giusto?

La sera arriva presto e i pensieri non ti mollano.
Fai due chiacchere con qualche amico in rete, commenti qualche post, leggi fino a notte tarda annunci, mandi curricula...

Parlo con mia figlia...
Risate, domande, cosa hai mangiato, com'è andata a scuola...
poi il rito giocoso che ormai da anni ci trasciniamo..lei che mi chiede "l'indovinello" sui supereroi, e io vorrei invece darle altro piuttosto che una telefonata...

Poi, come un colpo di grazia misericordioso il sonno mi avvolge, bisbigliando sogni e idee all'orecchio...
basta, tolgo la spina...
a domani.

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